E per l’ennesima volta mi trovai solo. La stanza buia. Vuota. No. Ero io vuoto. Cupo. La stanza non c’era. Solo una volta fatta di stelle. E di solitudine. Fuori dalla nebbia. La sfuggii nuovamente. Ma sapevo mi avrebbe ripreso. Sapevo che mi sarei lasciato riprendere. Ma ero lucido. Sapevo ciò che cercavo. Ma non volevo trovarlo. Paura. Della nebbia. Ma soprattutto di ciò che c’è oltre. Iniziò la mia gara. Potevo farcela. Ma non volevo farcela, inconsciamente. Cercavo, speravo, credevo, m’illudevo, lasciavo, fuggivo, mi dissuadevo. Mi ero perso. Di nuovo. Nella nebbia. E nella nebbia tutto è così confuso. No. Non è colpa della nebbia. Tutto è chiaro. Ora. Non fu la nebbia. Fui io. E da dove mi trovo adesso posso vedere le personali nebbie. Di moltitudini di creature. Nebbie cupe. Pesanti. E tutti a cercare un lume. Con gli occhi. Ma quella luce non la si vede con gli occhi. Se solo mi fossi fermato ad osservare. Ad osservare il mio cuore. Non sarei qui. Avrei trovato la luce. Ma guardai. Fuori. E vidi. Nebbia.


questa non ricordo quando la scrissi. ma dovevo stare parecchio male.....


Mi stai cercando. Lo so. Ma non mi troverai. Mai. Ti sfuggirò. Mi è rimasto solo questo. Sfuggirti. Non so da dove arrivo e dove sto andando. Ma so che sei lì, dietro di me. Ma io non mi volto. Non ti guardo. Non voglio. Non posso. Solo così tu sparirai.

anche qui stavo poco bene....


Mi sono spesso trovato in giornate come questa. E’ sabato e come al solito mi alzo alle 6.45 e parto verso il lavoro. E’ una giornata come quelle che piacciono a me: piove e le nuvole sono basse. A malapena vedo i ripidi pendii delle mie amate montagne. La primavera sembra essere ancora smarrita, lontana; il freddo sta producendosi in un ultimo, eroico sforzo, la difesa della posizione sta resistendo, ma il Generale Inverno è ormai stanco. Le forze solive si odono già in lontananza, gli stormi della primavera stanno avanzando e fra poco non ci sarà più posto per la neve. La selvaggina è pronta per la transumanza verso lidi più alti. I vecchi, che ancora non hanno abbandonato i propri panni invernali, cominciano ad andare silenziosamente verso orti e vigne. I campi devono essere rivoltati, la terra ha bisogno di aria. La dura lotta contro un terreno duro, freddo ed ostico ha inizio. La millenaria battaglia dell’uomo per la fame viene ancora portata avanti da pochi onesti ed eroici montanari.


malatissimo.....



Pasi

sono in crisi mistico-esistenziale con manie ossesivo-compulsive e aspirazioni ascetiche tendenti all'autodistruzione. ho paura. non so di cosa nè il perchè. ma ho paura. mi sento un gran casino. ribaltato. senza meta. e ho paura.

definizioni:
SOGNO: cio' che speri diventi realtà e che non lo diventerà mai.
REALTA': cio' che speri sia un brutto sogno. e non lo è.

è la tempesta. whispering voices. ingen tvil om det. avanza. sorde grida che non possono farsi sentire. grigie nubi cariche di odio. jeg ser. il vento soffia furioso ma non posso sentirlo. desperate cries. mørk gryning. verso la pace. o indietro verso le fiamme.


Pasi

ecco una lista di libri che consiglio:

. Comma 22 - Joseph Heller
. Pan - Knut Hamsun
. Inferno - August Strindberg
. L'anno della lepre - Arto Paasilinna
. Divina Commedia - Dante
. La stirpe di Markku - Unto Seppänen
. L'ultimo dei Vostiachi - Diego Marani
. Kalevala
. La peste - Albert Camus
. poesie varie - Edith Södergran
. racconti - Edgar Allan Poe

che palle. che palle. che palle.
ho una tremenda voglia di andarmene.
che palle. che palle. che palle.
non so cosa fare.
hjelp meg.

pasi

a casa. sondrio. bel tempo. oggi visita di controllo diabete in ospedale. abbastanza ok. vari tentativi di studio, tutti andati male. spero di passare i prossimi esami. settimana prossima nuovo scontro con l'isu. vedremo. in compenso mi è tornata l'apatia angosciosa (??). voglia di uscire poca. solite ossessioni. e solita insonnia che mi rende un po' nervoso. ripresa la vita in dipartimento in uni. tutti presenti. peccato non possa stare a milano. pendolarismo? mah. forse. mi è capitato. di nuovo. cosa? non ve lo dico. ho letto un bel libro. 'la stirpe di markku' di unto seppänen. molto bello. bello pure '4.48' di sara kane. se riuscissi solo a combinare qualcosa che non siano casini potrei sentirmi realizzato. quasi. mi manca la vita che facevo in norvegia. camera singola. uscite libere in solitaria. serate passate in compagnia. a bere, chiacchierare e filosofeggiare. mi manca anche il cucinare per gli altri. e mi mancano le ragazze con il sano gusto del divertimneto. mi manca il garage. ho trovato la donna della mia vita. peccato lei non sia dello stesso avviso. almeno penso. mah. meglio così. prima devo togliermi dai casini. vado. non so dove. ma devo. al cesso?

Pasi

io afere festeggiato meine kopleannen und io afere ora 26 anni. kazzen. non afere ankora kombinaten un kazzen in fita mia. pero' io afere fatto listen di kose io folere afere in futuren.

(in origine era lista di regali di kompleannen)

. kawasaki zx7rr o triumph speed triple
. iguana
. ipod
. facanza in finlandia per natale e kapodannen
. plastica facciale
. appartamento aggratis a milano
. tesina
. completo da sci
. sci
. giacca a vento
. libri (sopratuutto Nemesis Divina di Linneo)
. fortuna
. castello
. scomunica papale
. birra
. vodka
. altri libri
. pace interiore
. 5500€ per l'isu


NOTA BENE: NON HO DETTO FIGA !!!

che stia male?

cmq grassie a coloro che afere fatto auguri (poki).
e anke a ki non afere fatto (molti).
e a ki afere fatto regalen (2).

tch

Herr General Pasi