Il Blog del Pasi
nunc licet intellectualiter intrare in arcana fidei
23.9.06
insofferenza
sono in italia e ne ho già piene le balle. oggi a sondrio. spesa all'ipermercato. una bella bomba e tutti morti. ecco il mio primo pensiero mentre faccio la fila alla cassa. gente esaurita che spinge, scavalca, grida, corre. nessun rispetto per gli altri. fretta, confusione. proprio come a milano. già milano. caos, smog, aria irrespirabile, niente verde. come cazzo si fa a vivere lì? bah. mi manca l'aria, come dicevano i timoria un tempo, con ancora francesco renga alla voce. meno male che si riparte. bergen non è un paradiso, ma almeno si vive con calma, si respira, non manca l'aria. poi vorrei capire cosa cazzo voglio fare da grande. boh, chi lo sa. adesso vado a isolarmi dal mondo circostante, accompagnato da incubi ed ossessioni che sono ricomparsi da un paio di giorni. perchè? ..........

Pasi nichilista, acido e assonnato
17.9.06
Nuovo spazio per le mie storielle malate
ho un nuovo blog in cui posterò solo le storielle malate partorite dalla mia malata mente.
l'indirizzo è http://pasi79.spaces.live.com
questo blog rimarrà aperto e sarà il mio diario di bordo, quell'altro lo utilizzerò per tutto il resto.

rimango ovviamente contattabile anche tramite:

msn: pasi79 - fabiopasini1979@yahoo.no
yahoo messenger: fabiopasini1979
piccioni viaggiatori
killer

Pasi
15.9.06
Rientro
bene. sono rientrato in italia. mercoledì sera ore 11 partenza da bergen in treno per oslo. nottata luuuuuuunga sul treno. con un po' di febbre e difficoltà respiratorie. dormito un cazzo. alle 6.30 arrivo in quel di oslo. e bivacco fino alle 9.15 in stazione. poi navetta per torp (l'aeroporto). due ore di bus. ma almeno ho dormito. poi aereo per milano. affollato. con troppi italiani spaccamaroni. 3.15 arrivo a bergamo. poi bus per milano alle 4. alle 6 treno per sondrio. e finalmente alle 8 a sondrio. viaggio troppo lungo. pioggia di benvenuto, e dire che ho lasciato bergen col bel tempo, incredibile!!!! adesso mi fermo qualche giorno in valle e poi martedì vado a milano per qualche giorno. dove ritroverò i lobotoms, ovvero nicolaas ed angelo. ed assieme agli altri spero di organizzare una uscita alcoolica. giusto per distruggersi un po' il fegato. poi dovrei anche risolvere un po' di cose. tipo pagare un po' di debiti, andare dal dentista, fare gli esami del sangue, farmi fare un paio di lettere di raccomandazione in uni, etc. voglia di farne zero.

Pasi
9.9.06
All'addiaccio
ultimi aggiornamenti da bergen. sono successe un po' di cose negli ultimi giorni. angelo è partito per l'italia da un po'. il 2 settembre mi pare. ho festeggiato il mio compleanno in maniera sobria ed elegante. poi una bella mattina vengo svegliato alle 10 dal padrone di casa. come sapete sono nella stanza di angelo allo studentato skandia. e anche nicolaas abita nella stessa stanza. abusivi, ovviamente. il padrone era un bel po' incazzato perchè eravamo in due anzichè uno e perchè nessuno dei due era angelo..... inoltre ha rotto il cazzo per la condizione della cucina comune, che nell'ultimo anno è stata utilizzata solo da angelo. gli altri avevano schfo. e come dar loro torto. era un merdaio vero e proprio. mesi e mesi di incrostrazioni mai pulite. mi è stato intimato di pulire il tutto in 2 giorni. ci ho messo 8 ore circa. mai visto una cucina così sporca. il forno era terribilmente incrostato. il frigorifero puzzava e aveva residui di cibo che hanno visto l'ultima guerra. punica. adesso è splendente, anche se mi sono fatto il culo. come se non bastasse angelo ha sbagliato a pagare gli ultimi affitti, li ha versati su un conto sbagliato. e chi ha dovuto rimediare? il sottoscritto, ovviamente. come se non bastassero i casini che combino di mio. ieri sera l'ultima puntata della mia saga, spero. si esce in compagnia e alle tre si è pronti per tornare a casa. nicolaas ha ovviamente con se una donna e mi chiede di utilizzare la camera. permesso accordato. gli dò un'oretta di tempo. inizio a girare con un amico sotto la pioggia. ovviamente la giacca l'avevo lasciata a casa. solo maglietta e felpa. verso le 4 provo a citofonare a casa. nulla. telefona a nico, nulla. di nuovo fino alle 4 e 30. nulla. allora accompagno il mio amico a casa. 40 minuti. poi torno in città. citofono e telefono. nulla. sono le 5 e 30. altri giri in città. mi metto su una panchina a dormire come il tipico bove nordico ubriaco. la polizia dopo 5 minuti passa e mi fa alzare. di nuovo a vagare per le strade di una splendida bergen che si sta lentamente svegliando. puttane e magnaccia gli unici superstiti della notte. primi bus di linea in movimento. finalmente alle 7 apre la stazione e mi riparo al caldo. completamente umido. vestiti bagnati. mente offuscata. e mentre mi stavo per addormentare su una panchina nicolaas mi chiama. e finalmente posso rientrare in casa. infreddolito, senza voce, col mal di testa e assonnato. e ovviamente mi addormento in 3 secondi. morale di tutto questo? boh, trovarla sarebbe bello.

fra pochi giorni torno in italia per breve visita

Pasi
5.9.06
AUGURI MALEDETTO
e oggi è il mio compleanno. 27 anni. età particolare. hendrix, janis joplin e jim morrison sono morti alla mia età. chissà cosa c'è in serbo per me nel futuro. chissà cosa sta preparando per me il destino. mah. ho un po' di paura a chiedermelo. ho anche ricevuto più auguri del solito. siamo ad una decina. nuovo record assoluto. regali zero come solito (o quasi). festeggerò ubriacandomi stasera. la vita procede. ci si ubriaca, ci si alza tardi. dovrei cercare casa e lavoro ma non ne ho la minima voglia. sono al kvareteret, locale degli studenti. con nicolaas. a scroccare la connessione wireless. il suo pc si collega. il mio no. e abbiamo comprato lo stesso pc. stesso giorno. stesso negozio. maporcadiquellatroia. solita sfiga.
cmq auguri a me stesso

Pasi
4.9.06
4 settembre 2006
serata solita. uscito verso le 10. con nicolaas, manuela e davide. legal. garage. contra. avevo bevuto abbastanza già a casa. più qualche canna. mi sentivo in forma. abbastanza spigliato. più del solito. poi ovviamente la serata è andata come al solito. un paio di due di picche e uno evitato. morale sotto terra. autostima inabissata a livelli indecenti. paranoie che tornano all'attacco. nottata insonne. incubi. ossessioni. e mi sento male perchè sono qui a gridare i miei dolori idioti quando ci sono milioni di bambini che muoiono di fame. miliardi di persone che stanno molto peggio di me. che non hanno di che sfamarsi. e io che mi tormento per cosa? per nulla. penso che passerò la nottata sveglio. me ne andrei in montagna, ma piove. ho preso molta acqua stasera. dicevo del morale sottoterra, accompagnato dall'autostima. siamo alle solite. nulla cambia e nulla cambierà temo. due fattori. incapacità praticamente assoluta del sottoscritto con le donne unita a una buona dose di sfiga. mix letale. ma sono abbastanza forte da sopravvivere. forse sarebbe davvero meglio sparire. andarmene lontano. in qualche landa desolata. fredda. dove il gelo ghiaccia ogni sentimento. un mondo asettico. senza emozioni. senza sentimenti. senza dolore. vuoto. 5 minuti. 5 minuti senza angoscie. senza ossessioni. nè paranoie. nè incubi. ci sono due certezze nella mia vita. l'incapacità totale con le ragazze e la capacità assurda di creare casini a livello economico. forse mi sentirei perso senza queste due cose. ma non lo so. visto che mi hanno sempre gentilmente accompagnato nel corso degli anni. lungo questo tragitto su questo sentiero irto di tranelli. solite ombre che ridono beffarde. soliti ghigni maledetti che giungono alle mie orecchie. e si procede. maledetto sentiero. vorrei tanto poter incamminarmi su un altro percorso, ma a quanto pare non mi è concesso. devo pertanto procedere. senza alternative. e così farò. anche se inizio ad essere stanco. dormire inizia ad essere molto difficile. addormentarsi è una delle cose che più mi riesce difficile. svegliarsi è altrettanto arduo. arrivare a casa la sera e trovarla vuota, fredda. poi sognare un po' di calore. per poi svegliarsi di nuovo al freddo. non so cosa sto scrivendo. ho mille pensieri diversi che vagano nel mare inquieto che c'è nella mia scatola cranica. vagano idefiniti come io vago indefinito in questo mondo. vagabondare amaro. non so davvero più dove sbattere la testa. cosa fare. dove andare. cosa cercare. dove guardare. se sperare. caos. fare piccoli passi in avanti con molti sacrifici per poi indietreggiare di molto in poco tempo. sognare. fottuti sogni. a occhi aperti. a occhi chiusi. sogni maledetti. sogni ingannevoli. sogni dolci che non fanno altro che acuire gli amri risvegli. sogni beffardi. sogni inevitabili. sogni immortali. 5 minuti. magari 10. e sono le 4 del mattino. e orfeo è ancora distante. ululererei alla luna, se solo la si potesse vedere in questa notte piovosa. leccarsi le ferite. è una delle attività più frequesnti. mi capita molto spesso. gioire. mi capita molto meno. però capita. per esempio gioisco quando vedo un amico felice. o quando abbiamo vinto i mondiali di calcio. o quando....boh. forse non gioisco poi così spesso. ma chi se ne frega. probabilmente non riesco ad adattarmi a questo mondo. peccato che sia l'unico in cui si possa vivere. almeno penso. forse ci sono altre altre alternative. chi lo sa. forse no. forse sono semplicemente cattivo e merito tutto questo. forse è solo ed esclusivamente colpa mia. se mi volto indietro cosa vedo? cosa ho ottenuto? cosa ho dato? mi spaventa voltarmi indietro. e guardare avanti mi angoscia. intrappolato. un po' di coraggio. ecco cosa mi manca. per fare cosa? beh questo non lo so. il coraggio può aiutare. ma può anche essere molto pericoloso. e io ho paura dei pericoli. paura di esserne vinto. paure che sempre mi attanagliano e sempre mi convincono a lottare. lotta che porta quasi sempre ad una sconfitta. ma non alla morte. molte ferite. ma oramai ci sono abituato. per distruggermi ci vuole ben altro. so togliermi i coltelli dalla schiena. perfino dal cervello. dal cuore. andare a letto distrutti e svegliarsi devastati. è per questo che stanotte non vado a dormire. non entro in camera. non entro in quel letto. non voglio chiudere gli occhi. non voglio sognare. non voglio illudermi. non voglio svegliarmi deluso. preferisco mantenere questo stato. non voglio grida notturne. non so neanche cosa voglio realmente. tutto e nulla. e mi accontenterei di poco. pochissimo. troppo. non so che cosa ho. stato d'animo pietoso. sempre che abbia un animo. vediamo. autostima inesistente. morale sotto terra. certezze nessuna. casini diversi. salute lontana. buona dose di insicurezze. collezione di scheletri, due di picche e idiozie nell'armadio considerevole. si potrà vendere questa roba su e-bay? piove, cazzo. non posso nemmeno prendere ed uscire nella natura. cioè potrei farlo ma mi prenderei una bronchite. ed è meglio non peggiorare la situazione. connessione ad internet che non funziona. e quando funziona è a singhiozzo. torno in italia il 14 settembre. e avevo intenzione di fermarmi a milano fino al 15 sera. ovviamente per il 15 è stato indetto sciopero nazionale dei mezzi pubblici. come messaggio di ben tornato non c'è male. beh me lo aspettavo. mi sarei quasi stupito del contrario. ha smesso di piovere. sorta di congiunzione astrale sfavorevole. oppure semplice sfiga. oppure ancora più semplicemente me stesso. oppure. sono le 7 e 40. non ho dormito. e ho preso solo un paio di caffè. niente incubi. niente ossessioni notturne. niente spettri che tornano a farmi visita. niente sogni. niente risveglio traumatico. sarebbe bello poter continuare, ma non è possibile. almeno penso. e comunque sarebbe parecchio idiota. anche se le cose idiote mi piacciono parecchio. colazione con pancetta bruciata e formaggio. e un caffè. poi non so cosa farò. probabilmente me ne vado a fare in culo. che tra le altre cose è una delle attività che mi riesce meglio. assieme a spaccare le balle con 'sto blog. ragnarokkr. ecco. ieri sera ero in serata ragnarokkr. che poi vuol dire fine dei tempi. apocalisse. ecco come mi sentivo. e stamattina mi sento molto solitario vagabondo che ha imboccato il sentiero sbagliato ma che imperterrito prosegue senza tornare indietro. mi sento come un marinaio col mal di mare. come un uccello con le vertigini. come me stesso. fuori luogo. sbagliato.


Nichilista
2.9.06
storiella
il vento soffiava forte come ogni sera. era autunno inoltrato e le giornate erano relativamente corte. e il vento soffiava. almeno così pareva. gli alberi che ondeggiavano, le persiane che sbattevano come ali impazzite. cartacce che svolazzavano impunemente nell'aria. stranamente nessuno in giro. strade deserte. nessuna auto. nessun movimento. solo lui. che a fatica stava in piedi. stanco per il lungo viaggio. e il vento aumentava. silente. perchè lui non lo udiva. strana sensazione. strana ed angosciante. sentire il vento sulla propria faccia ma non udirlo. impossibile si direbbe. e così pensava lui. sto sognando, fu il suo primo pensiero. perchè è assurdo non udire un tal vento. forte, che spinge quasi a terra. ma nessun rumore. nemmeno il frusciare degli alberi. nè le persiane sbatacchiare. nulla. silenzio. assurdo. e nessuno in giro. tutto sembrava morto. tutto sembrava assente. come se tutto se ne fosse passato. come se il tempo non esistesse più. e lui girava. camminava. correva. spaventato. ansimante. angosciato. alla ricerca di qualcuno. di qualcosa. di un rumore. di una voce. di un sussurro che potesse confermargli di esser vivo. ma nulla di tutto questo. ad ogni angolo sperava di poter svoltare ed incrociare con lo sguardo qualcuno. niente. percorreva le strade conosciute sperando di avvistare una presenza umana. o anche un animale. ma oramai anche la speranza stava andandosene. così some pareva che tutto avesse lasciato questo paese. arrivato a casa non trovò nessuno. nè si aspettava nulla di differente. accese il televisore ma nessuna immagine nè suono ne fuoriusciva. e si accorse anche che nessun rumore esisteva più. nemmeno quello dei propri passi. temeva di essere diventato sordo. gridò. e sentì la propria voce disperate distruggere il silenzio. non era sordo. era solo. uscì di casa e salì in macchina. guidò per qualche ora senza incontrare nulla. cosa poteva essere successo? fino a qualche ora prima stava pranzando coi colleghi. poi andò in bagno. l'ultimo rumore che si ricordava era quello dello sciaquone. poi il silenzio. era come se avesse gettato nel cesso il creato. e avesse tirato l'acqua. si mise a ridere. un sorriso amaro. disperato. si chiedeva se fosse stata davvero opera sua. millenni di evoluzione distrutta in sol colpo. e di nuovo un sorriso sul suo volto angosciato. questa volta il sorriso era malefico. un ghigno mellifluo. il piede pesante sull'acceleratore. risate forti permeavano l'abitacolo. ed uscivano dal finestrino abbassato. l'umanità annientata in sol colpo. ghigno. così semplicemente. senza sforzi. adesso rideva incontrollato. la sensazione di smarrimento spariva velocemente. l'angoscia veniva sostituita dalla consapevolezza. e il dolore si tramutò in gioia suprema. sapeva di aver vinto la guerra. senza armate infernali. satana aveva sconfitto dio. con un colpo di sciaquone.


Pasi
1.9.06
ritorno a bergen
25.agosto.2006

resoconto sommario della stagione lavorativa.
giorni di permanenza in quel di stryn, norvegia: 90 circa
giorni di lavoro: meno di 50
stipendio lordo totale: 54000 corone norvegesi
stipendio netto: circa 33000 corone norvegesi
in più il prossimo giugno prendo una sorta di tredicesima, che qui si elargisce in quel periodo
chilometri percorsi tra faleide (dove ho abitato) e stryn: 600
chilometri percorsi nel tour a flofjellet: 80
chilometri percorsi nel tour al ghiacciaio: 60
giorni di malattia: 1 (diarrea fulminante)
tour extra: åndalsnes e flåm
autista preferito: il mitico rasmus, una vecchia volpe
colleghi preferiti: marco, dario, davide, manuela, rebecca, bodil, ursula
colleghi da fucilare: ellen, luigi, ole magnus, rune quando fa la checca isterica
ristoranti migliori: fleischer a flåm, skei hotel a skei e visnes a stryn
ristoranti peggiori: videseter su tutti, una vera merda. da tutte le guide e gli autisti considerato una vera tragedia
colleghe più fighe: caroline e bodil
massimo ritardo su un tour: 1 ora e un quarto su 8


fondamentalmente mi sono divertito anche se ho abitato troppo lontano dal centro e dalla vita notturna. il che mi ha permesso di risparmiare molti soldi. per la prima volta nella mia vita. l'unico vero problema dell'estate sono state le vicine di appartamento e colleghe. una era una pigna in culo di quelle da competizione. lamentosa fin dal primo giorno su ogni cosa. e infatti abbiamo litigato. e anche marco ci è andato molto vicino dal farlo. meno male che non la rivedrò più. è una persona lamentosa, che pensa che tutto le sia dovuto, acida e presuntuosa. bel mix. fosse figa avrei sopportato un po' di più, invece...... con marco mi sono trovato molto bene e ci siamo divertiti, anche se non si è quasi mai usciti la sera. coi colleghi è andata bene, con alcuni di loro si è rimasti in contatto, altri spero di rivederli il prossimo anno da queste parti. anche con gli autisti dei bus ho avuto un buon rapporto. idem coi capi. in definitiva un buon lavoro e una buona stagione. a parte un paio di trasferte massacranti ma tutto sommato positive. anche per quanto riguarda la lingua è andata bene. qui è un posto in cui si parla un dialetto molto difficile e duro, ostico da digerire. però ce l'ho fatta, anche se con difficoltà. e comunque alcuni paesani, soprattutto i vecchi, rimangono per me incomprensibili. in compenso io sono molto comprensibile per loro. non ho mai avuto particolari problemi durante le escursioni coi turisti. ok. sempre in ritardo gli italici ad ogni sosta. però sono loquaci e fanno molte domande. con gli inglesi è una palla mostruosa, stanno zitti e non interagiscono. solo una volta si è rotto il bus su cui ero e ho fatto un'ora di ritardo. il tour con passeggiata di 3 ore è stato una manna dal cielo, evitavo il caos delle soste comuni e stavo nella natura. e ai turisti piaceva moltissimo stare in mezzo al verde, così non si lamentavano :)


26.agosto.2006

nuova nottata inquieta. questa volta il sogno che mi ha svegliato di soprassalto era un bel sogno. ero alle prese con una mia amica, figa. penso che abbiate capito cosa stavo facendo. potrei quasi farne il nome, tanto non penso che sappia dell'esistenza di questo blog. tornando al sogno. eravamo seduti ad un tavolo in casa. non so quale casa. lei stava leggendo qualcosa che avevo scritto. e trova un errore abbastanza grossolano. lo corregge e io la ringrazio. e nello stesso momento mi caccia la lingua in bocca, giusto per usare un eufemismo. poi si fa zumpa zumpa, sempre continuando per eufemismi. poi mi sveglio decisamente agitato. e mi guardo attorno. ovviamente sono slo, ma quasi quasi mi aspettavo di trovarla lì accanto a me. avevo addirittura il sapore delle sue labbra sulle mie. o forse era ancora il vino che avevo bevuto in abbondanza??? uno dei sogni più reali che abbia mai fatto. peccato che comunque la realtà sia mooooooooooolto lontana dalla fantasia. magari nel futuro inventeranno una macchina che tramuta in realtà i sogni. così stermino l'umanità intera e rimango con una figa a fare zumpa zumpa. anche se molto probabilmente non me la darebbe lo stesso.
cambiando radicalmente argomento, ieri sera sono stato a casa di ursula, la svizzera che abita da 20 anni norvegia e che fa la guida con noi. abita presso il lago di hornindal e col marito ha una fattoria. abita in una bella casa e producono un sacco di cose, tra cui il vino fatto con varie bacche. è stata una bella serata, dove si è bevuto e mangiato aggratis. e il posto era idilliaco. mi ha fatto venire in mente i personaggi dei libri di hamsun. anche il paesaggio è fantastico. mi piacerebbe avere una fattoria. e starci da solo. così nessuno può lamentarsi o spaccare il cazzo ogni due minuti. forse mi romperei le balle dopo 3 mesi. ma forse resisterei. per il momento mi accontento di quello che ho, ovvero una buona dose di debiti, una salute mentale preoccupante, nessuna casa, nessun lavoro, nessuna figa, nessuna fattoria, nessuna moto. il fiordo oggi è un po' agitato, cosa molto strana. e la marea è altissima, mai vista a questi livelli. che stia arrivando il crepuscolo degli dei. beh speriamo. e il rapporto con le due vicine di appartamento è definitivamente andato a farsi fottere. anche marco ne ha piene le balle. l'ultima che hanno combinato: hanno finito il detersivo, che noi avevamo comprato. non ce lo hanno detto. lo abbiamo scoperto ieri DOPO che siamo tornati dalla "gita" di 16km in città per la spesa. siamo tornati convinti di fare il bucato, visto che siamo a corti di biancheria intima. e invece. maledette troie. che se ne vadano a farsi fottere rispettivamente in turchia ed india, visto che amano quei due paesi. potrei fare un lungo elenco di cose che le due simpaticone hanno fatto in questi 3 mesi, ma mi farebbe girare ancora di più le balle. ma non mi potevano capitare due simpatiche? o due fighe? evidentemente no. invece due fighe di legno, che si credono intelligenti perchè hanno preso 110 e lode, che si mettono in tiro per andare a cena da una amica nella sua fattoria. due persone false, che dicono a tutti che forse ritorneranno il prossimo anno, mentre a casa continuano a sparare merda sulla norvegia ed i norvegesi. penso che non le saluterò nemmeno. e se lo farò sarà un saluto molto freddo. le fighe di legno, che piaga per l'umanità. spero che leggano questo blog.
oggi durante l'ennesima gita in quel di stryn siamo stati alla solita caffetteria, la stryn vertshus. e c'era una delle ragazze che mi sarei volentieri zumpato questa estate. è un po' di tempo che però non vedo quella strafiga che lavora al negozio di souvenir. che sia in coma etilico? visto che l'ultima volta era completamente ubriaca incapace di reggersi in piedi. boh. torno a ripetere che in questo angolo di norvegia la percentuale di fighe è decisamente elevato. spero per l'anno prossimo di aver risolto i miei problemi di salute mentale. e soprattutto di abitare in centro. anche se temo che se queste due cose si avverassero, le fighe sparirebbero dalla città. solite leggi di murphy del cazzo. però ci azzeccano. avrei anche un paio di teoremi da aggiungervi. i teoremi del Pasi. suonano bene. io invece suono male. vorrei riprendere a suonare il basso. ma forse è meglio di no. forse è meglio che mi cerchi un lavoro serio. ho visto che cercano personale in un albergo a bergen. ho mandato il curriculum vitae. speriamo bene.


27.agosto.2006

nottata tranquilla, nessun incubo nè sogno assurdo. sveglia verso l'una, come al solito quando non si lavora. colazione a base di pane, burro e salame. e biscotti wasa al sesamo, la mia droga preferita. poi una bella tazza di caffè alla norvegese. e una cagata biblica. poi relax davanti al pc a scrivere cazzate. è proprio dura la vita. da un paio di giorni non c'è il sole, temo sia arrivata la stagione delle pioggie. e le giornate si stanno accorciando vistosamente. ora di notte è proprio buio. alle 10 è già scuro e la luce riappare verso le 5.30. fino a un mese fa non diventava mai scuro la notte. il cielo rimaneva azzurro scuro, ma mai blu. una delle cose che più mi piace a queste latitudini. poter uscir nel cuore della notte e passeggiare nella natura sotto il cielo azzurro. aspettare l'alba e godersela. in solitaria ammirazione. a dire il vero stanotte ho fatto un sogno. ero qui a faleide. era pomeriggio e si stava in riva al fiordo. e arrivano sugli scogli tre o quattro foche. e ci mettiamo a giocare con loro. ho detto foche. non fiche, purtroppo. la cosa divertente è che le due vicine, le fighe di legno, sono uscite e hanno esclamato: "guarda, le lontre!!!". hehehehe. nella realtà ci sono entrambe nei fiordi. qui si vedono in prevalenza lontre. e mancano due giorni alla mia dipartita. mercoledì mattina alle 8.45 bus per bergen. domani darò l'addio alla bella stryn. farò per un ultima volta quei fottuti 16km totali tra qui e il centro. saluterò il mio bar preferito, sperando ci sia la mia cameriera preferita. poi tornerò a fare la valigia, sorta di mission impossible. poi via verso nuovi obiettivi. e domani si lavora. giornata extra. tra l'altro lavoriamo per l'altra compagnia, la fjord1. solo mezza giornata. gita al ghiacciaio. ho appena finito di fare la valigia. non ci è stato tutto. mi sa che domani devo comprarmi un trolley piccolo. che tra l'altro mi serve per le varie trasferte di due giorni che farò in giro per la scandinavia. ho solo lo zaino e la valigia grossa. spero di spendere poco perlomeno. boh. e sto scrivendo sempre di più. mi sa che aprirò un nuovo blog dove posterò le mie elucubrazioni più filosofiche. ovvero le cazzate più strane, in cui è difficile trovare una logica. questo blog rimarrà un diario di bordo del Capitano Pasi. è oramai sera. sul fiordo è sceso il silenzio e l'oscurità pian piano compare dal cielo. i lampioni si accendono. l'autunno è alle porte. poi arriverà l'inversno con le sue gelide armate. ma come diceva un vecchi poeta "if winter comes, can spring be far behind?". come dargli torto? e poi l'inverno non è così terribile come lo si dipinge. si può stare al caldo, a casa propria, con chi si ama. sempre che si abbia una casa. o un'amata. ma per scaldarsi basta poco in fondo. anche la piccola fiammiferaia lo sapeva.


28.agosto.2006

penultimo giorno di lavoro. gita al ghiacciaio. turisti americani. buone mancie. e mi hanno pure fatto i complimenti per l'inglese, che secondo alcuni di loro è di ottimo livello. mah. americani. e il livello di sopportazione di bibì e bibò, ovvero le vicine di casa ha superato ogni livello. oramai sono due giorni che non gli si parla. cazzi loro. adesso mi sa che devo completare la valigia e vedere cosa dovrò lasciare qui. tipo gli asciugamani e le lenzuola, come al solito. sarà problematico anche trasportare il mumin, ovvero il pupazzo che ho comprato. alto circa 30cm. spero non gli facciano pagare il biglietto sul bus. o perlomeno il ridotto. oggi ho fatto una visita al registro pubblico, l'anagrafe. tutto a posto. e mi sa che cambio banca. penso di passare dalla den norske bank alla nordea, mi piace di più e ha più offerte. poi provo a vedere se è possibile iscriversi in università per gennaio. poi me ne torno un po' in italia a fare scorte di cibo. poi boh. oggi faceva ancora molto caldo, è come se l'estate non volesse abbandonare queste terre. non che mi dispiaccia, ma farsi 8km a piedi sotto il sole è stato una sauna. domani ultimo giorno, ancora non so se mezza giornata o intera. e poi pizzata con marco. alla faccia delle due pigne in culo. un paio di birre. come al solito niente fighe, ma oramai non ci faccio più caso. spero almeno la pizza sia mangiabile. e non come la media norvegese. ovvero pietosa. non ho ancora stabilito cosa fare in italia. penso che il 15 mi aggirerò in università. poi sondrio per qualche giorno. dentista, ospedale, shopping (jeans) parentado vario. poi milano di nuovo. lago di como. e poi riparto. verso il 25/30. ultima cena in quel di faleide. pasta col solito sugo del cazzo al gusto acido che si può trovare in queste valli disperate. e solita biella di pomodori, insalata e feta. mi sembra di essere diventato una capra dalla tanta insalata trangugiata nell'estate. nessuna birra nel frigorifero, purtroppo. fra poco un caffè. poi ultimi mestieri in casa. tipo pulire il pavimento, sbattere i tappeti (anche se preferirei sbattermi qualcos'altro), bombardare il cesso col napalm. poi relax in vista dell'ultima giornata lavorativa. e si saluteranno ragnarokkr, il sommelier di birre, la succhiatrice di pollici, betulla, svanilla e gli altri buffi figuri che mi hanno accompagnato in questa estate sul nordfjord. oggi un americano mi ha chiesto se i laghi della zona hanno le maree. domanda intelligente, non c'è che dire.


30.agosto.2006

finalmente a bergen. viaggio lungo e un po' spossante. da angelo. e siamo in 5 in stanza. bel casino. comunque sono contento di essere di nuovo qui. e da domani alla ricerca di un lavoro e di una casa. ieri ultimo giorno di lavoro in compagnia di tutte le guide italiche della compagnia. è stato divertente e un po' triste salutarci. cmq adesso ognuno per la sua strada. e magari ci si reincontrerà in futuro. oggi piove, ovviamente, qui a bergen. ieri astryn caldissimo, ancora estate. e stamattina mi è dispiaciuto molto lasciare quei paesaggi fantastici. ci tornerò. e oggi ho incominciato a spendere capitali per la spesa. mi sono trattato bene. pollo arrosto per cena. ed è bello rivedere i compari nicolaas ed angelo. i lobotomizzati adesso sono al completo.


1.settembre.2006

ed è finalmente settembre, il mese delle foglie cadenti. l'autunno sta arrivando. anche se il clima qui a bergen è ottimo. trovare casa sembra una mission impossible, ma farò del mio meglio. sto anche riuscendo a non spendere troppo in giro, cibo a parte. e dalla settimana prossima mi sa che sono a casa da solo, visto che angelo torna in italia per un mese e nicolaas lascia questo posto per berlino. io penso che mi fermerò qui per un bel po'. anche se ho diverse idee per la testa che mi proiettano in altre dimensioni. il punto è che dovrei darmi prima una sistemata economicamente parlando. il che potrebbe richiedere svariati anni temo. negli ultimi giorni il sonno è stato spesso turbato. da diverse cose. solite ossessioni maledette che non mi lasciano in pace. e spesso queste ossessioni hanno anche una proiezione nel mondo reale. in carne ed ossa. e sembra impossibile non sbatterci contro. spero di essere forte abbastanza per non farmi distruggere. dovrei avere una buona corazza, forgiata nel corso degli anni nel materiale più duro. lamenti vespertini silenziosi. non udibili da orecchio umano. tristi nenie provenienti da antichi tempi oramai dimenticati. arcani mai svelati. guerrieri mai morti. spettri mai vissuti. sangue nero.

Pasi