Il Blog del Pasi
nunc licet intellectualiter intrare in arcana fidei
23.8.08
solnedgang
fine. o quasi. siedo davanti al pc. prodigy nelle cuffie (music for the jilted generation, grande album). e un po' di roba che ronza nel cervello. illusioni ipnagogiche. e altri disordini. mentali. oggi lobi sì è dimostrato più coglione del solito. ho voglia di vacanza. di girare un po' l'europa. di fare visita agli amici sparsi qua e là. prima o poi lo farò. dovrei dare un po' di spiegazioni. ma non ne ho voglia, ora. in futuro. paura dei ponti. dell'acqua. di volare. nessuna colpa. nessun colpevole. deja-vù. e altre cazzate varie. premio marpione 2008 a tjeerd più che meritato. è bello rendersi conto di stare per abbandonare un sogno per tornare ad avere a che fare con un altro. passo da un sogno ad un altro. senza che mai uno si realizzi. echeccazzen. sturptruppen. gran fumetto. pace all'anima di bonvi. sempre che esista l'anima. esiste? esistiamo? esiste dio? cane. sono freddo. e ho le mie buone ragioni per esserlo. solo che dovrei spiegarlo. così eviterei di passare semplicemente per uno stronzo. non so cosa cambierebbe, ma forse sarebbe meglio. bergen. non so dove dormirò. stesso problema per i miei 4 compagni di viaggio. probabile accampamento al centro culturale italiano. probabile alcolizzamento. 3 giorni di lavoro rimasti. poi. poi. poi. perdere senza nemmeno giocare. non partecipo al gioco. non vengo nemmeno convocato tra le riserve. in tribuna direttamente. a guardare gli altri giocare. non è bello. ma ci sono abituato. brutta cosa le abitudini. pessima cosa l'invidia. montagna. a settembre me ne vad in giro in montagna. finalmente. mi piacerebbe avere una moto e poter andare in giro per le strade d'europa. ma non ce l'ho. mi devo accontentare di sognare. come sempre. sogno. sogno. sogno. e vaffanculen. adoro i ribes. e anche i mirtilli. e trovo che le capre abbiano un aspetto simpatico. le pecore invece mi sembrano stupide. anche se certi umani le superano a stupidità. lobi, per esempio. mi mancheranno invece gli altri colleghi simpatici. le ragazze di geiranger, anricu, franchescha ketty. e flofjellet. il mio tour. quello che mi affibbiano sempre. quello in cui non si fa mancia nemmeno sotto tortura. ma in cui si sta per 3 ore nella natura. relax. rolex. xeno. xyz. mi sa che sono alla frutta.

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18.8.08
lead me to your door
innanzitutto il 1 dicembre suonano i black label society a milano. ottima notizia. sono stato a bergen 4 giorni. con marco. viaggio di andata con pacman (normann). e che due coglioni! va a 50 all'ora, se non di meno in alcuni tratti. i tir ci sorpassavano. a volte si dimenticava di accelerare. e quasi investiamo 2 cervi. e poi non sta zitto un secondo. però è una persona buona. non come il sottoscritto, cattivo e acido. garage. ovviamente. alcol. ovviamente. serate carine, nulla di eccezionale, ho rivisto un po' di vecchie conoscenze e mi ha fatto piacere. figa zero, ma era preventivato. nè la cercavo. nè, tantomeno, lei cerca me. a volte pensi che le cose vadano come te le sei immaginate. è per questo che odio i sogni. soprattutto quelli a occhi aperti. ho imparato a non illudermi. ho imparato a essere negativo per evitare troppe cadute nelle voragini. quelle voragini da cui si potrebbe anche non riuscire ad uscire. è una sorta di autodifesa. e non mi interessa sentirmi dire che sbaglio. nessun piano, nessun obiettivo. quello che arriverà, andrà bene. e se non arriva nulla, va bene lo stesso. ho anche smesso di credere a babbo natale, nel frattempo. a volte ci si intestardisce a credere che le cose vadano esattamente com le si è sognate. ci si aspetta un qualcosa che non è realizzabile. e quando ci si incontra con la realtà, si cade dall'ottovolante. e ci si può fare male. ci si rimane male. non si capisce il perchè. non si dorme. ci si tortura. o almeno questo è quello che faccio io. le aspettative sono sempre elevate e la realtà è una merda, di solito. la realtà è uno specchio del tutto particolare in cui si può vedere chi siamo realmente. senza distorsioni. senza veli. senza maschere. intanto mi bevo l'ennesima birra della mia vita nel, vano, tentativo di annegare quel marasma merdoso che è dentro di me.

skål

Pasi

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10.8.08
life is good, life is fine, pull the trigger one more time
mal di testa. dovuto a sovraccarico di pensieri. tra poco cambieranno i pensieri, ma il sovraccarico immagino rimarrà lo stesso. soluzione? non lo so. avete consigli? anche conigli vanno bene. devo andarmene dall'attuale oggetto del desiderio, pur sapendo benissimo che dove andrò ce ne sarà un altro. cambia l'oggetto, ma non lo stato delle cose. forse davvero l'unica soluzione è l'eremitaggio. ma non penso sia abbastanza forte da poterlo sopportare. quindi mi sa che continuerò su questa strada. per il resto va tutto come al solito. si lavora, si cazzeggia, ci si tormenta. il fiordo è sempre lì. a ricordarmi qualcosa. ma non so cosa. ho una pessima memoria. e un pessimo carattere. ma è il mio e non ho intenzione di cambiarlo. avevo anche una coscienza, ma non so dove l'ho buttata. immagino nel cesso con i buoni propositi. mai che riesca a buttarci i sogni e le illusioni, nel cesso. a proposito di cessi, è un po' che non vomito. è un po' che non mi ubriaco. è tempo che mi ridia all'alcolismo. il week end prossimo me ne vado a bergen. garage. feste. alcool. almeno non penso. al massimo vomito. vorrei vomitare tutto quello che ho dentro. e rimanere vuoto. un vuoto da non riempire. un vuoto vuotoso. comunque. sono passato ad ascoltare in loop i black label society. mi piacciono i riffs rozzi e la voce roca di zakk wylde. vodka. dovrei anche studiare. più di quello che sto facendo. e dovrei muovermi a comprare il biglietto per l'italia. dovrei tornare il 1 settembre. forse. penso. sì. una compilation di paure più o meno stupide. ecco cosa mi blocca. mi ha sempre bloccato. e immagino continuerà a farlo. maledette paure. e anche maledetta timiditudine. o timidezza che dir si voglia. vaffanculo a me e a questo. vaffanculo. silenzio. forse il silenzio è il miglior modo di gridare. mi fermo e ascolto il fiordo. ascolto il vento sussurare tra gli alberi. ascolto. e grido. ma penso di essere afono. o semplicemente un po' fuso. o semplicemente il problema più grande, e insormontabile, ha un nome. Pasi.

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6.8.08
se sto fermo rimango nel dubbio. se mi muovo, lo faccio male. non so mai decidere se rimanere o andare. faccio una cosa e vorrei faren un'altra. dico una cosa e poi mi pento di averla detta. e poi mi riesce bene di tormentarmi. il che aumenta il tasso di confusione del merdaio che ho in testa. un vortice di merda il cui fondo è invisibile. solita sensazione di avere buttato via tempo. molto tempo. troppo, forse. solite altre varie sensazioni, nessuna delle quali piacevoli. mi piacerebbe avere un telecomando. e cliccare sul tasto di spegnimento. o sul tasto mute. ma non ce l'ho. quindi, vaffanculo. che poi è quello che mi merito. un vaffanculo. ho delle sempre più serie difficoltà a vedere il lato positivo delle cose. positivo e ottimista, come al solito. il che non aiuta. cambierò quando cambiarenno gli eventi. e non ditemi che con un sorriso sulla faccia le cose inizieranno a sorridermi a loro volta. è una stronzata. e a cadare con il sorriso stampato sulla faccia ci si fa più male. illudersi sorridendo non è una di quelle cosa a cui anelo. però ho effettivamente tutto: salute, un tetto sotto cui vivere, ottimi (ma non molti) amici. e delle birre in frigo. basta, no? ogni tanto penso a quanto ci metterebbero le persone che mi conosco a scoprire che me ne sono andato, se lo facessi. visto che non mi faccio mai sentire, immagino passerebbe del tempo. già, il tempo. bella invenzione, il tempo. cronos. figlio di urano? boh, non ricordo. ognuno ha il suo sentiero da seguire. e le sue fiere da affrontare. o evitare. brutto essere paranoici. non mi ricordo. non me lo ricordo più. non lo so. offuscato. lontano. quanti lo faranno? scommettiamo? io dico 4, massimo 5. e le mie teorie sarebbero confermate.
e non sarei stupito. è sempre così. anche se c'è una cosa che li aiuterà. tecnologia. croce e delizia. vado a letto, anche se è presto. ho una malsana voglia di immergermi nel mondo che vorrei ma non è. il maledetto mondo dei sogni. e domani è un altro giorno. in meno. o in più. dipende dal punto di riferimento. ma se è vero che morte e nascita sono la stessa cosa, domani è semplicemente un giorno.

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1.8.08
pensiero criptico. ma non troppo.
ho paura. e ho paura di non aver più paura.

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