Il Blog del Pasi
nunc licet intellectualiter intrare in arcana fidei
17.3.08
quaderno del vagabondo
metà marzo. ancora una quarantina di giorni e poi mi traslo in quel di stryn. tempo pazzo, stamattina il sole poi mezza bufera di neve. adesso solo freddo. fine settimana tranquillo. venerdì sera a casa, con nottata allietata da un simpatico attacco di gastrite con relativa vomitata. fa piacere sapere che certe cose non ti abbandonano mai. la gastrite è solo una delle mie varie partners. sabato sera come al solito passato in quel del garage. essendo il fine settimana precedente a pasqua non c'era molta gente in giro. comunque al garage si incontrano gli amici di vecchie bevute. come per esempio il pescatore, personaggio che non vedevo da un po' di tempo. l'unico che rimane col cappuccio della felpa in testa per tutta la nottata. uomo anche dalla stretta di mano modalità tritasassi. ma d'altronde fa il pescatore, non il sarto. poi un vecchi compagno di università, con cui scambio spesso due chiacchiere. io non so il suo nome e immagino lui ignori il mio. un paio di amiche. e il solito zoo del sabato sera. bovi e ghefi. verso le tre, a poco dalla chiusura, ero intento nel mio sport preferito, ovvero tracannare una kilkenny cream ammirando lo spettacolo bovino. i miei compagni di serata, italici, erano intenti nel loro sport preferito: il broccolamento attivo e redditizio. sport a cui non partecipo, visto che sono decisamente scarso. dettagli. dicevo, stavo tracannando una birra, quando una tipa mi "assale" alle spalle e attacca bottone. ovviamente era un po' ubriaca, se no non si sarebbe avvicinata al sottoscritto. inizia ovviamente col tipico sport delle norvegesi: indovina di dove è il Pasi. brasile, germania, italia. ha indovinato al terzo tentativo, risultato molto superiore alla media (ed è per questo che ho detto che non era ubriaca marcia, di solito azzeccano la mia nazionalità dopo aver sparato a caso tutte le nazioni europee). bene. dopo inizia a dire che i ragazzi italiani sono molto migliori di quelli norvegesi, che i bovi locali sono proprio dei bovi senza speranza, e così via. si prosegue per un po' con questo strano "flirt". tralascio alcuni dettagli della conversazione. si arriva a un mio più o meno velato "attacco" che lei mi fa: "quello dietro di te è il mio ragazzo". ovvio. che paese buffo. ovviamente me ne sono andato. ma non ero incazzato. anzi. ero sorridente. divertito. lo zoo umano mi è sempre piaciuto. e chi se ne frega se non vi partecipo. arriverà anche il mio turno. basta aspettare. e io aspetto. da anni. da sempre, probabilmente. e aspetterò. agire? probabilmente dovrei. senza il probabilmente. ma non ne ho voglia. paura? forse. o forse è solo il tasto "delete" che non funziona.

Pasi
1 Comments:
Anonymous Anonimo said...
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu