Il Blog del Pasi
nunc licet intellectualiter intrare in arcana fidei
19.9.13
quasi stellar radio source
la paura di sbagliare è più che altro paura del giudizio altrui. non ho molta paura di sbagliare. credo. anche perché sbagliando con buona regolarità ci dovrei essere abituato. e poi non è detto che sbagliare sia poi così male. a volte dagli errori nascono situazioni decisamente positive. altre volte invece girano le balle. ecco sbagliare il rigore decisivo nella finale di champions league forse non sarebbe figo. ma sbagliare strada e trovarsi lungo un sentiero nuovo, pieno di cose mai viste prima non è così male. bisognerebbe sbagliare di più e preoccuparsi di meno delle conseguenze. l'alcool aiuta in questo caso. oggi ha fatto molto caldo. 25° circa. chissà se domani mi danno il nulla osta per ottenere il foglio rosa per la patente A. questa estate non ho avuto una canzone preferita. una di quelle che ascolto ossessivamente. e mi è pure passata un po' la paura di cadere. o vertigini, chiamatele come cazzo vi pare. riesco a guardare giù dai ponti. o a stare su una scala. mistero. vieni alla festa, dicevano. ti divertirai, dicevano. ma farsi i cazzi propri no eh? le coincidenze non esistono, anche se a volte ho l'impressione che il mio subconscio lo faccia apposta. sono due notti di fila che mi sveglio alle 3:33. un po' come quella volta che per quattro notti di fila mi svegliai alle 4:44. la quinta decisi di non dormire. in norvegia la destra ha vinto le elezioni. e come al solito in italia è passata come la vittoria dell'strema destra. no. ha vinto la coalizione di destra. gli estremisti hanno perso il 10%. beh poco cambia, sempre destra al potere. ma tanto non cambierà un cazzo. spero. e poi capita di sognare una persona e poi incontrarla per due giorni di fila. per puro caso. sempre che il caso esista. ho sempre avuto il pessimo vizio di cercare di capire cosa passa per la testa delle persone. e meno riesco a capirlo, più la persona in questione mi intriga. ho voglia di qualche bel concerto, ma non c'è un cazzo di decente a breve. ho iniziato a studiare un po' di fotografia, così forse imparo a fare delle foto decenti. dovrei smettere di guardare film dell'orrore prima di andare a dormire. già ho una fervida fantasia, se poi la stimolo pure... se avessi il culo meno pesante prenderei nota di tutti i sogni. di tutti gli incubi. di tutti i demoni. di tutto quello che succede nella mia scatola cranica la notte. non è facile essere me stesso. ma non è poi così male. ecco, se riuscissi ogni tanto a non fare la vittima sacrificale. impazzire non è poi così difficile. molto più complicato è rinsavire. per poi impazzire di nuovo. ogni tanto sarebbe giusto e saggio guardare ciò che ci sta vicino anziché perdere lo sguardo lontano, verso un qualcosa che forse non esiste. un qualcosa che forse esiste solo nei nostri sogni. incubi. un qualcosa che forse abbiamo già. o che forse è così vicino da sembrarci lontanissimo, irraggiungibile. le cose a volte non vanno chieste. bisogna prendersele. ecco, a volte ho la sensazione di essere troppo remissivo. sensazione di aver perso il treno. o di aver preso quello sbagliato. o forse non è ancora passato. o forse non sono nemmeno arrivato in stazione. non sono mai stato bravo a leggere i segnali. decisamente no. però persevero nel provarci eh.
17.9.13
uova al forno
Ci sono molti modi per ricevere due di picche. Modestamente sono un esperto in materia. A volte le scuse che le donne usano per rispedirti da dove sei venuto sono fantastiche. Quest'anno sono anche riuscito nella fantomatica impresa di prendere un due di picche senza nemmeno provarci. Dovrei vincere qualche premio. E dire che mi ero promesso di smettere. Anche di bere mi ero promesso di smettere. Anche di sparare cazzate. Ho sempre avuto una particolare predisposizione ad essere ossessionato. E a perdere l'equilibrio. Gli esami del sangue sono tanto per cambiare pessimi. Ah, maledetto autolesionismo inconscio. Mi serve una infermiera personale. Possibilmente figa e dirty minded (come cazzo si dice dirty mind in italiano???). E disponibile. Cazzo, disponibile. Divinità di 'stocazzo che mi state ascoltando, ho detto disponibile. Ho come la sensazione che si divertano a farmi girare le balle. Ma prima o poi mi vendicherò. Bisogna sapersi accontentare, lo sto facendo da un po'. Ma è una gran stronzata. Più che altro dovrei aggiustare la mira sugli obiettivi. E scansarmi più velocemente quando i pericoli si avvicinano rapidamente a me. Ma sono come un bradipo rincoglionito in questi casi. O come un gatto in mezzo alla strada di notte quando una macchina arriva. Splat. L'orecchio insanguinato è tornato nei miei incubi. Era un po' che non si faceva vivo. Mi si rinfaccia che sono un pessimista. Può essere. Ma allora perché credo sempre che la prossima volta vada meglio? Sono un ottimista. Un pessimo ottimista. O un ottimo pessimista. Dovrei imparare ad essere più scaltro. Falso. Aiuta eh. Mi sono comprato un paio di film dell'orrore per passare in sobrietà la serata. Con birra. La strada per andare affanculo la conoscete, quindi muovetevi. Ho voglia di sciare. Ecco. Sciare è una di quelle cose che adoro. E in cui riesco a concentrarmi senza perdermi via in elucubrazioni mentali di svariata natura. Perché se lo facessi, mi spalmerei su qualche pianta. Ancora 3\4 mesi e poi potrò rilassarmi sulle piste. Per ora mi rilasso con la x-box, qualche libro e futurama. E birra. La selezione casuale di spotify fa pena. Sempre le stesse canzoni. Finirò nel girone degli invidiosi. Sicuro. Spero ci sia bella gente e buona birra. Beh della gente me ne frega una cippa. Mi basta la birra. Dovrei imparare a stare zitto, farmi i cazzi miei e non dire quello che penso. A volte mi rammollisco e la cosa non va bene. No no no. Ecco, questa estate non mi sarei dovuto rammollire. Forse.
mi hanno rubato l'equilibrio
a volte è proprio strano come ragioniamo. mi sento un po' una cacchina in questo periodo. una cacchina di tirannosauro. e il perché è alquanto idiota. irrazionale. credo. ma non è la prima volta che l'irrazionalità si impadronisce di me. altro che possessione satanica. nelle ultime settimane mi sono sentito benissimo, malissimo, contento, triste, preso per il culo, arrabbiato. e ho una certa quale sensazione che la cosa non passerà in breve tempo. e ho la quasi certezza che se anche passerà, tornerà a far capolino il prossimo anno. ma non mi pento di nulla di quello che ho fatto. lo rifarei. sperando in un finale diverso. ma forse il finale non è stato ancora scritto. o forse lo posso riscrivere. piove. equilibrio. è così difficile raggiungerlo. è così facile perderlo. era un bel po' che non venivo destabilizzato. me la sono cercata. la prossima volta starò più attento. ecco. sono un distratto. e un sognatore. un credulone. mi lascio trasportare verso il mare aperto, calmo. peccato che poi in mare aperto possano anche sopraggiungere le tempeste. di solito sono io a crearle. e ad uscirne. mi sta un po' sul cazzo che ci sono ricascato. mi sta un po' sul cazzo che continuo a non trovare l'uscita del labirinto. forse non voglio trovare l'uscita. forse mi fa paura. forse faccio paura. e ho la sensazione paranoica che il mondo intero stia ridendo di me. beh, anche io sto ridendo di me in effetti. sdoppiamento di personalità. meno male che credo fermamente che la prossima volta andrà meglio. fino alla prossima volta. mi sono già ampiamente rotto il cazzo di stare qui a Sondrio. un paio di mesi e me ne vado in Finlandia a cercare di nuovo l'equilibrio. anche se non so se lo troverò ancora. forse me lo hanno rubato. sì, mi hanno rubato l'equilibrio. e so anche chi. spero ne possa fare buon uso, migliore di quello che ne ho fatto io. dicevo, Finlandia. un paio di mesi ancora. poi due mesi in lassù, poi qui di nuovo. a sciare. e poi sarà di nuovo tempo di Norvegia. credo. per la prima volta in 8 anni ho i primi dubbi sul fatto se tornerò lassù o no. al 99% sì. però. è solo un po' di nebbia. che si diraderà al primo vento invernale. o forse sono gli occhiali appannati. o il cervello. ah, la bruma che tutto inghiotte e nulla risparmia. e poi c'è l'ora del lupo. e il posto delle fragole. e sussurri e grida. e la voglia di fare festa. mi manca il fiordo. mi mancano tante cose. e tante altre le ho. cacchina. di tirannosauro. ma almeno dalla merda nascono i fiori.
9.9.13
anatomia di un delirio
e così sono in italia. dopo 5 mesi. arrivato ieri sera e fa troppo caldo. oggi però sono stato in baita, in montagna. a rilassarmi un po'. e a vedere se i deliri delle ultime settimane mi avrebbero seguito. lo hanno fatto. bim bum bam. i bei vecchi tempi quando la figa ancora non sapevo cosa fosse. tre cartoni animati e la giornata era più che soddisfacente. vuoto pneumatico. cannuccia blu. stocazzo. a volte le scuse che le persone usano sono veramente fantasiose. sono costante. e testardo. i sognatori di solito sono testardi. bisogna sempre rincorrere i propri sogni. e una volta raggiunti prenderli a bastonate. prima che siano loro a farlo. il problema è quando sono i sogni a rincorrerti. sono sempre e comunque più veloci di te. in questo caso bisogna essere rapidi col bastone. poi un giorno arriverà l'alzheimer a risolvere i problemi. io per il momento resisto imperterrito e testardo a inseguire sogni e a rompere il cazzo. vorrei essere stupido e non pensare a quello che mi sta rendendo inquieto da qualche settimana. e che mi fa girare un po' le balle. ma che, allo stesso tempo, mi fa anche stare bene. come sia possibile che una cosa faccia stare sia bene che male è un mistero. ma si sa che non sono mai stato normale. la normalità è noiosa. l'urlo di Munch non è nulla al cospetto delle scimmie urlatrici nel mio cervello. e le bastarde hanno anche imparato a nuotare, quindi non serve provare ad annegarle nell'alcool. fa troppo caldo. e ho voglia di sciare. va beh, vaffanculo a tutti.
5.9.13
delirium cordia, pt. 2 (credo)
a volte si incontrano delle persone speciali e il proprio inconscio sembra fare di tutto per allontanarle. poi arriva il conscio a mettere a posto le cose. o forse è il contrario, non l'ho mai capito. e non è che importi poi molto capirlo. e poi è tempo di addii. che poi sono più che altro arrivederci. fine. è stata una bella estate. a parte una leggera scivolata sul finale di stagione. devo stare più attento quando cammino. non l'avevo proprio vista quella stella caduta da chissà dove. proprio lì davanti ai miei piedi. il solito distratto. più di 300 corone di vuoto a rendere. anche quest'anno non sono morto di sete. rimango sempre morto di figa, ma anche questa non è una novità. urla silenziose e neve nera. a volte mi sento come uno dei personaggi di Hamsun. forse solo un po' più scemo. non si può sempre ottenere quello che si vuole, ma spesso quello che si ottiene in realtà ha molto più valore di quello che si desidera. forse è una cazzata o forse sono diventato saggio. o vecchio. ah già, oggi è il mio compleanno. auguri coglione. sono triste. non per il compleanno eh. ma perché è finita la stagione quassù tra i fiordi. il miglior periodo dell'anno per quanto mi riguarda. ringraziamento speciale a tutti quelli che mi hanno sopportato anche quest'anno. o io ho sopportato loro, non saprei dire. e poi ci sono le sorprese nella cassetta postale. che ti fanno capire che forse anche io sono speciale. e coglione, si intende. specialmente coglione mi verrebbe da dire. la calma dopo la tempesta. mi mancheranno i rubinetti non chiusi bene. mi mancheranno le sveglie alle 05:30 con bestemmia incorporata. mi mancheranno i queer party. mi mancheranno i fantasmi di visnes. mi mancheranno gli scleri vari al lavoro. mi mancherà il creare caos e disordine al pier ad hellesylt. mi mancheranno i viaggi in macchina ascoltando musica insopportabile senza rompere i coglioni. mi mancheranno le allegre serate a gozzovigliare con gli amici. mi mancheranno un po' di persone. mi mancheranno le tette. mi mancherà la pioggia. mi mancherà il mio fedele coinquilino. mi mancherà anche la pazza coinquilina. ma almeno uno dei due lo rivedrò anche a breve. tanto ammmmòre. mi mancheranno le camminate notturne con Gesù in persona. mi mancheranno le grida di Betulla in ufficio. mi mancheranno le amnesie di Anguilla. va beh basta. tette. già. tanto torno pure l'anno prossimo. mi piace essere confuso. e poi usciremo a rivedere le stelle. anche quelle cadute dal cielo. soprattutto quelle cadute dal cielo. grazie per tutto il pesce e don't panic. e non dimenticate l'asciugamano. e chiudete quegli stracazzo di rubinetti.