Il Blog del Pasi
nunc licet intellectualiter intrare in arcana fidei
24.2.08
Noctis Bergensis
bene. sabato notte. 3.22. appena rientrato dopo serata passata fuori. prima un paio di birrette da eliana, che non vedevo da tempo e con cui ho scambiato quattro ottime chiacchiere. poi da alessandro per del vino e verso l'una di notte fuori. niente garage. cafè opera. ballato per un paio di ore. incontrato un paio di amici. poi lo zoo. ovvero il rientro a casa verso le 3 di notte. camminare, sobrio, per le strade di questa bella cittadina, per una volta senza la pioggia, e incrociare centinaia di zombies. corpi con un volto ma senza sguardo. giovani, giovanissimi e meno giovani. tutti accomunati dall'assenza di sguardo. senz'anima. non ce l'hanno. l'hanno affogata nell'alcool, come ogni fine settimana. affogata e dimenticata. degli zombies che si muovono a fatica, che non riescono a non scontrarsi tra loro. che afferrano del pessimo cibo da baracchino e lo mangiano con la finezza di una fiera dopo lunghi mesi di digiuno. che vomitano per strada. che dormono sul lastricato. che gridano parole senza senso. che borbottano suoni gutturali. donne comprese. che litigano. che si pestano per chissà quale futilità. barcollano come se l'assenza di anima li avesse resi instabili. e se li guardi negli occhi, vedi il vuoto. il nulla. ragazzini che nemmeno si ricordano dove abitano o chi sono. che magari a 20 anni hanno già un figlio nato chissà come. e che magari mai vivrà in una famiglia con madre e padre. ragazzini che pensano che questa sia la libertà. la libertà non è buttare l'anima. libertà non è affogarla nell'alcool. io ho un'anima. sarà pessima, paranoica, pessimista, infantile, scontrosa. ma è mia. io sono quello che sono. sempre. non ho bisogno di maschere, per fortuna o purtroppo.
e tornare a casa incontrando questi zombies mi rende sempre un po' triste. ma anche felice di quello che sono. un po' meno di quello che ho.

Pasi