Il Blog del Pasi
nunc licet intellectualiter intrare in arcana fidei
20.6.08
felicità & affini
ieri lavoravo ad olden. mezza giornata. panoramic road. inglese. ottimo. finisco alle 16,30, arrivo al porto di olden e la mia capa, betulla 1 (si chiama bjørg che vuole dire appunto betulla, il numero 1 è per distinguerla dalla vice-capa) mi dice che devo andare ad åndalsnes. bene. almeno ho 45 minuti di tempo per passare a casa e recuperare vestiti e cianfrusaglie mie, di marco e lobi (che sono a lavorare a geiranger). la trasferta si è rivelata decente, con un po' dei colleghi di bergen (le giacche verdi, mentre noi di stryn-geiranger siamo le giacche rosse). anche la mezza giornata di lavoro ad åndalsnes è andata bene. tour semplicissimo in treno e poi bus. sul treno ho anche avuto l'onore di parlare al microfono a tutti i passeggeri. non ho detto particolari cazzate, a parte che ho confuso una volta un "alla vostra destra" con un "alla vostra sinistra". robe da niente. in trasferta lobi, il coinquilino scemo, si è rivelato ancora più idiota del solito. non capisce proprio un cazzo. a un certo punto, mentre eravamo al ristorante, fa a marco: "con quei guanti sembri quello che apre le cassaforti". passano tre secondi di silenzio assoluto. raggelante. e poi enrico: "un ladro..." e io, marco, enrico e claudia scoppiamo a ridere fragorosamente. in faccia a lobi che rimane impassibile. non ha un minimo senso dell'umorismo. ride per delle battute da prima elementare che fa. a cui nessun'altro ride. e poi è noioso. per esempio avevo detto ad alex, collega della combriccola berghense (lui è però venezuelano), che abitavo con un tonto, uno scemo. dopo il viaggio fatto con tutte le guide, si avvicina e mi fa: "he's BORING". noioso. 100%. e dire che lui lo ha visto per 2 ore scarse. e anche le altre guide hanno avuto lo stesso parere. parla a sproposito. non ride quando tutti gli altri ridono. non scherza quando tutti gli altri scherzano. è fuori luogo. rompe il cazzo quando uno si sta facendo i cazzi suoi. però è buono, non farebbe male a una mosca ed è sempre pronto ad aiutare il prossimo. comunque, boring.

tornando da åndalsnes, cuffie nelle orecchie e sguardo perso tra fiordi e nuvole, mi è venuta in mente una cosa. l'unico grado di felicità che conosco è quella riflessa. se un amico è felice, lo sono anche io, di riflesso. è l'unico grado di felicità che conosco. triste? non lo so. è solo una constatazione.
2 Comments:
Blogger Reverend Emi said...
Tutti abbiamo grandi insalate in testa, fatte di problemi, gioie, speranze, felicità, delusioni, progetti, ambizioni, frustrazioni, etc. Saper godere della felicità altrui è un condimento raro, privilegio di pochi chef.

Anonymous Anonimo said...
dio caneeeeeeeeeee