Il Blog del Pasi
nunc licet intellectualiter intrare in arcana fidei
31.10.08
pioggia
piove. mi mancava la pioggia. mi piace la pioggia. sempre che non si protragga per mesi e mesi come in quel di Bergen. mi piace la pioggia e mi piace il grigiume tipico di queste giornate autunnali. nubi basse che impediscono allo sguardo di scrutare in lontananza. montagne le cui innevate vette sono nascoste dalla bruma. le si possono solo immaginare, lassù, oltre le nubi. mi piacciono le grigie, umide giornate novembrine. nelle quali la pioggia regna sovrana incontrastata e lava via ogni cosa. ogni dolore, ogni ansia, ogni angoscia viene lavata via.
oggi sul treno per sondrio di fronte a me era seduta una ragazza. mi sono perso via a fissarla negli occhi e solo dopo qualche minuto mi sono accorto che lei si era accorta del mio stato catatonico.
ho ritirato il diploma di laurea. dopo 2 anni dal conseguimento.
settimana prossima ci sarebbe la cena dei coscritti. in prima battuta avevo detto che vi avrei partecipato volentieri. ma poi ci ho riflettuto, meglio non andarci. non mi farebbe bene. perchè? beh, indovinatelo.
piove e mi viene voglia di perdermi nella nebbia. sparire lentamente. per poi ricomparire altrove. in un luogo indefinito. diversi. sia me stesso che il luogo.
mi chiedo ancora quanto ci metterò. forse non riuscirò mai a rassegnarmi al fatto che.
ma è poi così diffcile?
come si fa?
perchè?
il mio mondo è univoco.
piove e domani voglio fare un po' di foto qui a Sondrio.
è come se ti preparassi per un esame, o un concorso, o qualcosa del genere. e poi non lo passassi mai. come vi sentireste? ecco il mio incubo ricorrente. o è la realtà? detesto i deja-vu. e detesto il mio apparato focalizzatore.

den bitre blomsteren

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