Il Blog del Pasi
nunc licet intellectualiter intrare in arcana fidei
15.11.08
pensierame vario
come penso ben sappiate ho un cervello che vaga per lidi non meglio definiti. il brainstorming selvaggio è il mio credo. peccato che poi mi sappia esprimere come un contadino sudtirolese. oggi ho fatto un giretto per sondrio e mi sono accorto di un po' di cose. per esempio mi ero scordato di alcune zone molto belle della mia città, come la località cràp o scarpatetti. magari domani faccio anche delle foto... l'autunno è arrivato in pieno, fa freschino e i colori sono bellissimi. e le montagne sono innevate. chissà se quest'anno riuscirò ad andare a sciare. vorrei anche riuscire ad andare a fare la slittata nei pressi del monte bernina, utilizzando il fichissimo treno del bernina. costa, ma ne vale la pena. slittata notturna sotto la luna piena. e rientro in valle di notte in treno. spettacolare. e molto romantico. il lato romantico ovviamente per chi è single va a farsi benedire. o a fare in culo, che poi è la stessa cosa. sempre girovagando per sondrio come un ebete ho notato l'alta dose di coppiette in giro. a parte che la maggior parte mi sembravano accoppiate ad minchiam tantum, la cosa mi ha un po' intristito. beh, togliete pure quell'un po'. mi ha intristito e basta. e incupito. al che ho reagito alzando la musica del lettore mp3 a palla. modalità sfracellatimpani. qualche minuto poi mi sono tranquillizzato. detesto le coppiette. le detesto perchè le invidio. e l'invidia è un male difficile da estirpare. manco un esorcista con esperienza millenaria ci riuscirebbe. a volte le persone hanno paura a guardare il proprio passato perchè sanno che vi trovano cose che è meglio non rivangare. io non ho paura di questo. mi disturba solo il fatto che il mare dietro di me è piatto. anche quello davanti a me è piatto. se preferite potete fare un paragone con un deserto senza dune. poi verrà una nuova estate, con nuovi - o vecchi - segni da insegure. riflettevo anche sulla recente riforma della scuola. e sulle proteste. io sono d'accordo sulla protesta, non sui modi. troppe teste di cazzo a manifestare. la maggior parte dei manifestanti sono dei fancazzisti di peggior specie: quelli figli di papà che fanno i comunisti perchè fa figo. e poi chiedono un biglietto a\r in treno per roma da milano a 15€. e poi sono gli stessi che si lamentano di trenitalia, che fa schifo, che sta fallendo. stronzi, pagatevi il biglietto normale. ma si sa che ho delle idee bislacche sulla politica. non che negli altri settori abbia idee normali. mi fermo ad ascoltare il silenzio, di nuovo. senza giudicare. osservo e cerco di capire. senza giudicare per forza di cose. la nostra cultura a matrice cattolica ci ha insegnato a giudicare. pessima cosa, dare dei giudizi. soprattutto se di stampo etico-morale. molto meglio rispettare. e il giudicare è il primo stadio del non-rispetto. colpevoli o innocenti? peccatori o santi? dipende. ci sono tante sfumature. però è anche vero che senza regole non sarebbe possibile vivere.

è preferibile l'aver amato e aver perso l'amore al non aver amato affatto (cit)
sarà vero?

ci sono tanti silenzi diversi, quello dell'anima, del mare dopo la tempesta, del vento prima della tempesta, del bosco la sera. poi c'è un silenzio che chiede solo di essere ascoltato.

Pasi - metà filosofo, metà poeta, metà coglione.

Etichette: , , , ,

2 Comments:
Anonymous Anonimo said...
La nostra cultura a matrice cattolica ci ha insegnato a perdonare: il giudizio è rimesso a Dio. Temo che tu abbia avuto qualche informazione non proprio corretta a proposito, mio caro Pasi che giochi a fare il viandante hamsuniano...

Blogger Pasi79 said...
a. non gioco a fare il viandante hamsuniano
b. se una qualche divinità esistesse, giudicherebbe, su questo sono d'accordo
c. il perdono è una cosa a cui non credo molto. ognuno è libero di perdonare, se vuole. io non so se riuscirei a perdonare. anzichè il perdono andrebbe insegnato il rispetto per gli altri, così non ci sarebbe nulla da farsi perdonare.
d. il discorso sul fatto che giudichiamo è lungo e forse continuerò a spaccarvi le balle sull'argomento. più che il giudicare in sè mi dà fastidio il fatto che non ci fermiamo mai ad ascoltare gli altri ma continuiamo a parlare sopra i silenzi degli altri come se nulla fosse. parliamo di noi, diamo dei consigli come se noi avessimo le soluzioni a tutti i mali. poi uno si spara un colpo in testa e ci rendiamo conto che non avevamo capito un cazzo della persona in questione. e che magari le nostre parole lo hanno solo ferito. e viviamo nell'angoscia di avere fatto del mal quando pensavamo di agire per il bene.
e. firmate 'sti cazzo di commenti...