Il Blog del Pasi
nunc licet intellectualiter intrare in arcana fidei
29.1.10
chaucher e dintorni
altro esame passato. letteratura inglese medievale. 30. adesso le cose sono due: o sono diventato intelligente in un colpo oppure il livello medio dell'università si è abbassato. propenderei per la seconda ipotesi. io non mi sono messo a studiare più di prima, ovvero il minimo indispensabile. ho i soliti problemi di concentrazione. per ogni ora che passo con la testa - fisicamente - su un libro, sarò concentrato per 15 minuti al massimo. non sono mai riuscito a risolvere i miei problemi di concentrazione. magari dovrei andare in un campo di concentramento, lì forse riuscirei a migliorare. c'è stata la giornata della memoria per le vittime dell'olocausto. e le altre vittime di sterminii (si scriverà così al plurale?) nel mondo? ce le dobbiamo dimenticare? e poi non solo gli ebrei furono ammazzati nei campi di sterminio. ma si sa che loro sono bravi a manipolare. e hanno rotto il cazzo. come ha rotto il cazzo la chiesa. e le religioni in generale. fra un mese dovrei tornare a Bergen. non vedo l'ora. anche se non ho un posto dove stare. nè un lavoro. spero mi basteranno i due soldi che ho ancora da parte. dovrò concentrarmi sulla tesi. ma so già che mi concentrerò su qualcos'altro. per il 2010 ho deciso di tornare ai vecchi amori: i due di picche (ricordo che il 2009 è stato senza due di picche).
1 Comments:
Anonymous Anonimo said...
Non sono d'accordo Pasi...da wikipedia:
Il termine olocausto (dal greco holos "completo" e kaustos "rogo") è stato introdotto alla fine del XX secolo per riferirsi al genocidio compiuto dalla Germania nazista di tutte quelle persone ed etnie ritenute "indesiderabili" (omosessuali, ebrei, oppositori politici, zingari, testimoni di Geova, pentecostali, ecc.) etc
poi secondo me le religioni fanno parte dei bisogni ancestrali dell'uomo, dipende da come vengono usate, come tutto del resto.
E per il 2010 io ti auguro una bella donna di cuori!...perchè della stessa minestra ci si stufa prima o poi.
La solita anonima