Il Blog del Pasi
nunc licet intellectualiter intrare in arcana fidei
5.7.10
deja-vu di un deja-vu
è un mesetto che non passo da queste parti. ho scritto abbastanza nella mia agendina nera. quella che nessuno leggerà. mai. muahahahahahaha. nelle ultime settimane mi sono divertito. sono andato a stavanger con qualche amico. posto figo, passeggiate in montagna e tempo ottimo. foto qui e qui. poi ho lavorato abbastanza, il mese di giugno alla fine si è rivelato buono, come l'anno passato. non mi posso lamentare. speriamo che anche luglio e agosto vadano bene. mi hanno pure mandato in trasferta a bergen. bello lavorare lì. mi manca un po' la vita berghense. l'ultimo week end l'ho passato qui a stryn con qualche amico. molto divertente. molto alcolico. ho finalmente aperto la vodka. c'è sempre comunque qualcosa che non va, come sempre. cerco di non farci caso, ma non è così semplice quando si è così vicini. pace. avere un carattere di merda, essere timido e fare stronzate non è un bel mix. però ci riesco a convivere decentemente. oggi è arrivato anche il mal di denti. la tesi non l'ho ancora iniziata. oggi il forte vento che tirava dal fiordo mi ha fatto ricordare che sono ancora vivo. vuoto, ma vivo. quella stramaledetta sensazione di incompletezza, o di vuoto, è tornata da qualche giorno all'attacco e mi fa svegliare di soprassalto la mattina. non mi ricordo quando ho avuto l'ultima notte di sonno profondo. e non vedo l'ora di tornare a dormire bene e a lungo. domani tour di merda con pranzo nel peggior posto della zona: videseter. ma almeno si finisce presto. il week end a stryn è stato notevole per quanto riguarda gli studi antropologici. lo zoo era veramente al completo. ancora mi stupisco di quanto siano bovi gli abitanti di questa zona. e di quanto si abbruttiscano nel fine settimana alcolico. ho di nuovo sognato un oceano azzurro. ma questa volta non mi ci sono perso, ho evitato di navigarci. nessuno ha mai innaffiato il deserto e ora tutto è completamente arido. a volte mi sembra di essere più fallimentare della nazionale italiana di calcio ai mondiali. non in tutto, sia ben chiaro. in qualche settore. soprattutto uno. cosa risaputa. vorrei mangiarmi un bell'hamburger dell'inside. di quelli che resuscitano i morti. anche perchè resuscitare i vivi è impossibile. ho ripreso a leggere jodorowski dopo qualche giorno di pausa. e anche pessoa. sono in fase scazzo totale. mi manca la voglia. e l'ispirazione è quella che è. sono distratto. in tutto quello che faccio. non riesco a concentrarmi. nemmeno quando sparo stronzate lo sono. peggio del solito. chissà cosa c'è all'orizzonte. lontana linea infinita che separa il reale dal sogno. di nuovo un sogno si sta tramutando in un incubo. il processo è il solito, la tempistica anche. è assolutamente sbalorditivo come riesco sempre a farmi del male in questo modo. sono un masochista, evidentemente. o semplicemente, un coglione patentato. a proposito, a settembre devo assolutamente rinnovare la patente. non quella di coglione, ma quella di guida, si intende. la patente di coglione è a vita, mi sa. e i deja-vu si sprecano. ho rivisto la bella helene, l'altra sera sulla strada per il pub. non l'avevo ancora vista quest'anno. bene. male. pari. gli oceani sono fatti per essere navigati. i deserti sono fatti per essere evitati. io evito gli oceani e navigo i deserti. non mi piacciono le cose semplici, sono noiose. così come non mi piacciono le cose prevedibili. o previste. meglio stupire. o anche semplicemente fare qualcosa di inaspettato. che poi non sia in grado di stupire le persone, beh fa parte del mio carattere, di cui già ho parlato. ho comprato e scritto delle cartoline, ma non le ho ancora spedite. solito culo pesante. potrei anche smettere di scrivere questo post inconcludente e mediamente noioso. come la mia vita, noiosa e inconcludente. ma è la mia e mi piace così. così come l'inferno che è parcheggiato nel mio animo è mio, soltanto mio. e nessuno ci si può avvicinare. anche perchè dubito che qualcuno ne voglia avere una fatta. mi sa che anche stavolta sto sproloquiando. basta. ave.
1 Comments:
Anonymous Anonimo said...
che belle foto! e che bella vista...
lo credo che poi fai i sogni strani, io quando vado in montagna mi sogno i precipizi