Il Blog del Pasi
nunc licet intellectualiter intrare in arcana fidei
20.8.11
v = s/t
ci sono giorni in cui il tempo sembra non passi mai. e poi ci sono giorni, come oggi, in cui il tempo proprio non passa. ok, mi sono alzato alle 2 del pomeriggio e la giornata non è poi stata così lunga. ma a fare un cazzo ci si annoia. e anche parecchio. e si corre il serio rischio di diventare paranoici. più del normale, intendo. meno male che ho il frigo pieno di birra. week end tranquillo, qui a stryn non c'è proprio più nessuno. e i coinquilini sono in quel di geiranger. io ho optato per un fine settimana dedicato alla pace e alla tranquillità. e alla paranoia. mi sto accontentando e non so se sia una scelta giusta. a volte credo sia meglio avere degli obiettivi più elevati piuttosto che accontentarsi. a parte che non è che desideri l'impossibile. semplicemente desidero l'inarrivabile. mi dicono che sbaglio molto spesso la strategia di attacco. non è corretto, non ho nessuna strategia, quindi non posso sbagliarla. punto e basta. vodka. mai fidarsi dell'ippogrifo maculato. è un animale maledettamente infido e bastardo. doppiogiochista. sono tre le cose importanti della vita: la musica, l'alcool e la gnoseologia. tutto il resto è superfluo e non necessario ad una esistenza tranquilla e virtuosa. è un po' che non si vedono ricci da queste parti. magari si sono estinti e non se ne è accorto nessuno. nemmeno quegli spaccacoglioni degli ambientalisti. l'11 settembre torno in italia. un ottimo giorno per volare direi. a dieci anni di distanza dagli attentati alle torri gemelle. odio la connessione a singhiozzo qui a villa visnes. e chissà se il nuovo proprietario l'anno prossimo affitterà ancora questo posto. ex prigione, ex manicomio per donne ed ex albergo. ora è solo un covo di matti, stronzi e simili. deja-vù. a volte è rassegnazione, a volte è disillusione, a volte semplice giramento di coglioni. le tre cose sono strettamente correlate. quando ero piccolo volevo fare il pittore. al massimo avrei potuto diventare un imbianchino. e non ho nemmeno voglia di uscire. settimana prossima hole in the sky. una bella dose di sano heavy metal ci voleva proprio, a fine stagione. una persona allergica alle noci sta ben lontana da queste. ecco, anche io dovrei fare così, stare lontano da quello che mi crea dolore. lontano dalle fighe. o perlomeno dovrei limitarne i contatti. come ho fatto questa estate. a volte è come camminare in montagna in cresta. ogni passo può essere l'ultimo. o può essere un ulteriore avvicinamento alla vetta. su cui sedersi a mirare l'orizzonte. a 360 gradi. a volte mi piacerebbe essere stupido e non accorgermi di nulla. e detesto gli specchi. sono due giorni che quello in bagno è ricoperto da un drappo. domani lo toglierò. forse. e ho sempre l'impressione di essere nel posto giusto al momento sbagliato. ah, i rimorsi, che gran rottura di cazzo. ed è molto meglio non avere sogni, non illudersi, non credere che le cose vadano come si spera. molto meglio rimanere ancorati saldamente alla realtà. prima di essere sballottati dal vento e scaraventati violentemente a terra. molto meglio la realtà delle illusioni. e poi comunque qualche soddisfazione ce la si prende. meglio di niente. meglio di un calcio ben assestato nei coglioni. meglio se mi date un secchio.
3 Comments:
Anonymous Anonimo said...
cazzo sembrano le memorie di C. Manson prima della pazzia....
hahahahah
Marty

Anonymous Anonimo said...
ah...e per favore leva sta cazzo di foto scura con gli alberi dal sottofondo
fondo scuro+testo scuro= non si legge un cazzo (sono costretto ad evidenziare ogni volta in blu)
:)
marty

Anonymous Anonimo said...
è vero non è facile leggerti