ci sono giorni in cui il tempo sembra non passi mai. e poi ci sono giorni, come oggi, in cui il tempo proprio non passa. ok, mi sono alzato alle 2 del pomeriggio e la giornata non è poi stata così lunga. ma a fare un cazzo ci si annoia. e anche parecchio. e si corre il serio rischio di diventare paranoici. più del normale, intendo. meno male che ho il frigo pieno di birra. week end tranquillo, qui a stryn non c'è proprio più nessuno. e i coinquilini sono in quel di geiranger. io ho optato per un fine settimana dedicato alla pace e alla tranquillità. e alla paranoia. mi sto accontentando e non so se sia una scelta giusta. a volte credo sia meglio avere degli obiettivi più elevati piuttosto che accontentarsi. a parte che non è che desideri l'impossibile. semplicemente desidero l'inarrivabile. mi dicono che sbaglio molto spesso la strategia di attacco. non è corretto, non ho nessuna strategia, quindi non posso sbagliarla. punto e basta. vodka. mai fidarsi dell'ippogrifo maculato. è un animale maledettamente infido e bastardo. doppiogiochista. sono tre le cose importanti della vita: la musica, l'alcool e la gnoseologia. tutto il resto è superfluo e non necessario ad una esistenza tranquilla e virtuosa. è un po' che non si vedono ricci da queste parti. magari si sono estinti e non se ne è accorto nessuno. nemmeno quegli spaccacoglioni degli ambientalisti. l'11 settembre torno in italia. un ottimo giorno per volare direi. a dieci anni di distanza dagli attentati alle torri gemelle. odio la connessione a singhiozzo qui a villa visnes. e chissà se il nuovo proprietario l'anno prossimo affitterà ancora questo posto. ex prigione, ex manicomio per donne ed ex albergo. ora è solo un covo di matti, stronzi e simili. deja-vù. a volte è rassegnazione, a volte è disillusione, a volte semplice giramento di coglioni. le tre cose sono strettamente correlate. quando ero piccolo volevo fare il pittore. al massimo avrei potuto diventare un imbianchino. e non ho nemmeno voglia di uscire. settimana prossima hole in the sky. una bella dose di sano heavy metal ci voleva proprio, a fine stagione. una persona allergica alle noci sta ben lontana da queste. ecco, anche io dovrei fare così, stare lontano da quello che mi crea dolore. lontano dalle fighe. o perlomeno dovrei limitarne i contatti. come ho fatto questa estate. a volte è come camminare in montagna in cresta. ogni passo può essere l'ultimo. o può essere un ulteriore avvicinamento alla vetta. su cui sedersi a mirare l'orizzonte. a 360 gradi. a volte mi piacerebbe essere stupido e non accorgermi di nulla. e detesto gli specchi. sono due giorni che quello in bagno è ricoperto da un drappo. domani lo toglierò. forse. e ho sempre l'impressione di essere nel posto giusto al momento sbagliato. ah, i rimorsi, che gran rottura di cazzo. ed è molto meglio non avere sogni, non illudersi, non credere che le cose vadano come si spera. molto meglio rimanere ancorati saldamente alla realtà. prima di essere sballottati dal vento e scaraventati violentemente a terra. molto meglio la realtà delle illusioni. e poi comunque qualche soddisfazione ce la si prende. meglio di niente. meglio di un calcio ben assestato nei coglioni. meglio se mi date un secchio.
hahahahah
Marty
fondo scuro+testo scuro= non si legge un cazzo (sono costretto ad evidenziare ogni volta in blu)
:)
marty