Il Blog del Pasi
nunc licet intellectualiter intrare in arcana fidei
7.11.13
c'eran due coccodrilli
c'erano tutti. l'imperatore Augusto. il cardinale Richelieu. Lupin III. Dante. le signorine Paranoia. i soliti cofani. due o tre boiler. draghi. Bud Spencer & Terence Hill. le scimmie urlatrici. il baule. i quattro demoni delle paludi. le paludi brumose. Cesare. Napoleone. Ulisse. Matti Nykanen. l'uccello Padulo. i Gargarutti, i Dimmu Burgher e i Cracker of Filth . mancavano solo i due leocorni. maledetta società di catering sempre in ritardo con le consegne del cibo. poi si chiusero le porte e potei finalmente cominciare a dormire. non era un funerale come tutti gli altri. innanzitutto mancava il morto. ma ci si poteva arrangiare e trovarne uno. crearne uno. una strana nebbia scese dalle piante. la fila per il cesso era sempre lunga. meno male che c'erano le piante. e poco importa se la gente mi guardava. cazzi loro. tre rinoceronti a pois giocavano alla lippa. finalmente il catering arrivò con i leocorni. alla griglia. con contorno di edera. la nebbia si diradava poco alla volta spinta dai giganti verso il mare aperto. una volta sparita la nebbia ci si vedeva ancora di meno. una luce accecante ci colpì tutti. uno alla volta. con un bastone. quindi era una luce bastonante, più che accecante. sono le 15:23. erano 300. e hanno perso. e non è vero che l'importante è partecipare. se si deve perdere, tanto vale starsene a casa a grattarsi i coglioni e guardare un film. sbattersi e poi perdere non fa per me. il gatto dalle palle quadrate mi fissava intensamente. poi mi accorsi che non era il gatto con le palle quadrate. era la poiana dalle piume ruvide. non è ancora arrivato il generale inverno. ma nemmeno i soldati delle prime linee. ancora 9 giorni e poi mi levo per un po' dai coglioni. sono un po' teso. e curioso. di vedere come andrà in Finlandia. anche là il generale inverno non è ancora arrivato. dategli tempo. sangue. era tutto allagato. sangue ovunque. almeno credo fosse sangue. non aveva il gusto di passata di pomodoro. c'era un orecchio che perdeva. continuare per un noioso sentiero di cui si conosce ogni angolo o percorre un ignoto sentiero che può portare tanto in alto quanto in basso? cosa dice la volpe? un forchetta per tutti. tutto sarebbe più semplice e divertente. non per via della forchetta. ma amiamo complicarci l'esistenza. e poi siamo egoisti. sognatori che si lasciano illudere dalle stelle. l'universo è curvo, l'infinito non esiste. meno male. a volte mi chiedo perché non si superino le linee di demarcazione. e altre volte sì. chissà cosa regola questa buffa cosa. a volte mentire a se stessi aiuta ad addormentarsi. l'invidia invece non aiuta. Dante uscì a rimirar le stelle, con Virgilio. anche lui per colpa di una figa di legno prese il sentiero sbagliato. e anche da morta Beatrice continuava a fargliela annusare senza dargliela. ecco, poi ci si stupisce se a uno girano le balle. però se Beatrice l'avesse data a Dante non avremmo avuto la Divina Commedia. però almeno da morta potevi dargliela. un po' di necrofilia non fa male. meglio della coprofilia. o della coprofagia. vado a fare merenda. con i due leocorni.