Il Blog del Pasi
nunc licet intellectualiter intrare in arcana fidei
21.8.19
insonnia, parte 59208902
flusso di coscienza. o reflusso gastrico, non so capire. così come non capisco molte altre cose. o non voglio capirle. o sono solo in perenne ritardo, mentale. sono le 6 del mattino e non riesco a dormire. e qui subentra il flusso di coscienza. ha sempre suonato male nella mia testa tale definizione, mi dà l'idea di qualcosa di liquido che dal cervello scende, passa per il corpo, recupera ulteriore liquame nel cuore e viene infine rilasciato nella tazza del cesso. ho sempre avuto la stramaledetta tendenza a perdermi in uno sguardo. ho una particolare debolezza per gli occhi. non tutti eh, faccio una ferrea selezione all'ingresso. ma quando capita divento come un bambino davanti a una collezione di lego. solo che i lego sono più facili da ottenere. sono un indeciso perenne, sempre a pensare troppo prima di agire. o di parlare. poi ho anche un ottimo tempismo. ma almeno non voto m5s. né lega. quindi qualche pregio ce l'ho pure io. tornando agli occhi. mi piace perdermi in uno sguardo, mollare gli ormeggi e navigare all'infinito verso una destinazione che probabilmente non esiste. era tra lùaltro da un bel po' di tempo che non mi capitava, ne sentivo la mancanza. anche se sento già puzza di burrasca, ma anche a questo sono preparato. provetto navigatore in questo mare. un po' meno abile nel trovare approdo, ma ci stiamo lavorando.

PS: ringrazio anticipatamente il buon Marco Ginghini che mi riferirà di eventuali errori ortografici
13.8.19

Come ogni notte sentiva il calore della persona assopita al suo fianco, ne poteva sentire il respiro, l’odore. Era una piacevole sensazione, lo rimetteva in pace con la sua esistenza, con la sua perenne navigazione in quel mare che tanto odiave. Ma che forse amava anche. Sentiva le sue dita sfiorare il suo viso, il suo cuore pulsare. Pace. Un sussulto e gli occhi si aprono. Ombre sulle pareti, tentacoli neri che si ritraggono. E nessun altro nella stanza. Nessun altro respiro, nessun altro cuore. Nessuna sorpresa, visto che lui era l’unico presente sulla barca. Illusione. 613. Ancora si chiedeva da dove saltasse fuori quella chiave. Non si ricordava di nessun posto preciso, sulla terra ferma. Ma si ricordava benissimo di tutte le volte in sogno che provò a raggiungere quella stanza. 613. Senza mai raggiungerla. Mentre nella realtà riusciva benissimo a raggiungere i vari porti che trovava in quel mare. Peccato che fossero sempre dei falsi porti, dove non si potevano gettare gli ormeggi. Fata Morgana. Illusione ottica. Illusione. Silenziosa navigazione, in un mare tetro ma luminoso, pieno di insidie e demoni. Anche questa volta si era lasciato illudere dall’ennesima Fata Morgana, alla fine ci era abituato. Deja-vu, lo chiamano così i malaedetti francesi. Idiota lo chiamavano i suoi amici. Aveva una predilezione per le secche, gli piaceva arenarsi e poi smadonnare per disincagliarsi. Ma alla fine ci riusciva sempre, in qualche modo. Quello che non riusciva ancora a fare era sognare. Perché alla fine era padrone dei propri sogni, anche in quel mare.

Vabbeh, dopo lo sproloquio dovuto alla febbre, posso dire che son tornato a sparare minchiate anche qui. Sapevatelo. Ma forse inizierò a scrivere in inglese per poter raggiungere ancor più vittime.


nunc est bibendum (come sempre)
11.4.16
panta rei. e io son di nuovo qui.
son passati eoni dall'ultimo posti qui. mi era passata la voglia di scrivere. culopesantite credo si chiami. brutta malattia, a cui non vi è cura. speriamo nei progressi della scienza. Stryn, annus domini 2016. signore di chi poi? non di me. undicesima stagione da queste parti, il fiordo è sempre qui, l'acqua sempre salata, anche se non salata come il mare aperto. bovi sempre attivi a spaccare il cazzo con il loro tasso alcolico elevato. alcool che purtroppo ha smesso di accompagnarmi, visto che cuore e stomaco hanno votato contro l'assunzione di bevande alcooliche. e il fegato credo ne sia contento. un po' meno il cervello.
mode semiserio on
dopo vari tentativi mio papà è riuscito nell'intento di andarsene nella Valhalla (sì, è un termine femminile, ignoranti). o a Sovengarde (citazione per amanti di videogames). è morto (per gli ignoranti totali). questo mi ha fatto riflettere su un po' di cose. per esempio non ci siamo mai sopportati, io e lui. due testardi che mai avrebbero dato ragione all'altro. però da lui ho imparato ad essere libero di essere quello che voglio. libero di fare quello che voglio. cazzate incluse. la morte non è una bella cosa, ma potrebbe essere più sopportabile se vivessimo in uno Stato senza quegli spaccaballe dei preti. eutanasia, quando uno la vuole e quando non c'è più nulla da fare. assistere per 5 giorni che una persona a cui hai voluto bene muoia è morboso. e dire che è capace di intendere e volere perché apre gli occhi ogni tanto è da illusi. e soprattutto perché altri devono scegliere per me? mio papà non avrebbe voluto che noi per 5 giorni fossimo lì ad attendere l'inesorabile arrivo del tristo mietitore (cit.), ma avrebbe preferito un "ciao e stacca". che è quello che vorrei pure io. tipo che se diventassi un vegetale attaccato alle macchine, venite a trovarmi e inciampate nei cavi delle macchine stesse. poi anche la pantomima del funerale e della tomba. servono al morto? no. quindi un bel falò e via. e invece no. nì, ad essere precisi. niente funerale per mio papà perché così voleva. ma ovviamente c'è sempre gente che storce il naso. farsi i cazzi propri? e niente tomba. di nuovo gente a storcere il naso. serve una forchetta così vi fate una bella forchettata di cazzi vostri? peccato che non è possibile spargere le ceneri nella natura, sempre grazie allo Stato-Chiesa che ci troviamo. ah, le libertà. e poi mi son sempre chiesto se ci possiamo chiamare civiltà (in generale) quando anche nella morte si deve pagare. funerale e affini dovrebbero essere gratis, per tutti. se poi vuoi un mausoleo, beh costruiscitelo. 
mode semiserio off
ultima sciata ieri, a Stranda. figata di posto, buone piste, bellissima giornata. felice. basta poco per rendermi felice. poca gente sulle piste, per fortuna. son riuscito a non ammazzarmi pur tentando un paio di salti nello ski-park. non ho ancora deciso cosa fare da grande, ovviamente. e probabilmente non lo deciderò mai. ovviamente. faccio sempre la cacca due volte al giorno. è una delle poche certezze della mia vita. assieme all'ansia e alla mancanza di figa. sono sempre più infastidito da ambientalisti e vegani da salotto. e dai complottisti. e dagli anti-ricerca scientifica. curatevi con la vostra acqua sporca, mangiate erba e credete a quel cazzo che vi pare, ma non rompete i coglioni agli altri. spero che l'uomo si estingua. a breve. e spero che gli ambientalisti da salotto vengano caricati dai maiali pelosi setolosi (cit.). detti anche cinghiali (per coloro che non sono dotti). mi è quasi venuta fame. di maiale peloso setoloso (cit.). bene, mi è già passata la voglia di scrivere. vaffanculo a tutti.
11.3.15
knock knock
oggi sono polemico. ok, non solo oggi. oggi mi occuperò principalmente degli esseri umani da salotto. quelli che rompono tanto il cazzo standosene seduti sul divano e sono molto veloci con tastiera e mouse. per esempio gli animalisti da salotto. gente che non ha mai fatto nemmeno una passeggiata in un bosco. al massimo porta a cagare il cane (castrato) al parco. una cosa molto naturale. se io vado nella tana di un leone (o di altro animale come l'orso o il tirannosauro) è abbastanza probabile che non ne esco vivo. morte meritata tra l'altro, non si va a casa altrui a rompere i coglioni. se però io mi permetto di ammazzare dei topi che mi devastano la dispensa sono un cattivone. e gli animalari a dirmi "eh ma tu sei più grande di un topo, è una sfida impari, non è giusto". ah, e allora col leone come la mettiamo? pesa più di me, ha artigli e denti che noi umani non abbiamo, una muscolatura che manco Schwarzenegger. quindi mi pare che la lotta sia impari anche qui. gli animalari sono spesso convinti che la natura sia tutta rosa e fiori. ulteriore indizio che non sanno cosa è la natura. la natura non è né buona né cattiva. è semplicemente se stessa. e non hanno senso i discorsi su "morte migliore o peggiore". sempre morte è. la sofferenza c'è in natura. per esempio oggigiorno in varie zone c'è un sovrannumero di cervi dovuto al sempre più ridotto numero di cacciatori. questi cervi hanno problemi a nutrirsi e muoiono di stenti, di fame e di malattia. nel corso di qualche lustro la natura avrà fatto il proprio corso e si sarà ripristinato un numero adeguato di cervi. la caccia di per sé non è un male come ci vogliono far credere molti animalari. l'uomo è un predatore. e chi rompe il cazzo dicendo che non è giusto sparare ma sarebbe più equo andare a uccidere a mani nude, ripropongo l'esempio dell'uomo vs il leone. oppure pongo l'esempio dell'aquila che prende il leprotto. lo stritola con gli artigli. il leprotto non ha scampo. è una lotta pari? l'uomo ha l'astuzia. e la capacità di creare strumenti atti alla caccia. soffre di più un animale ucciso con una pallottola in testa o uno catturato con delle trappole primordiali (come fanno le popolazioni in zone remote dell'Amazzonia per esempio, alla faccia degli ambientalisti che dicono che una volta l'uomo era meno cattivo). vero, sono un ipocrita perché mangio selvaggina ma non so se sarei in grado di premere il grilletto (ma devo anche dire che non ci ho nemmeno mai provato. e poi ci sono quei geni dell'ALF. che devastano e liberano animali che vanno incontro a morte sicura. come cazzo possono pensare che un animale che mai ha visto la libertà possa sopravvivere in natura? i predatori ringraziano. proseguiamo nella mia invettiva contro gli ambientalisti da salotto. se tutti fossimo vegani si starebbe meglio. l'uomo è nato vegano o vegetariano. ah, gli sparacazzate. l'uomo ha colonizzato tutto il pianeta anche grazie alla sua adattabilità. col cazzo che un inuit è nato vegano. cazzo mangiava 6000 anni fa? alghe e basta? e poi siamo sicuri che sia così intelligente mangiare solo verdura e dover importare ed esportare ingenti quantitativi di cibo ogni santissimo giorno? facile fare il vegano oggi, pomodorini e insalatina anche a dicembre. i miei nonni non mangiavano quasi mai carne. coltivavano la terra. in inverno avevano una bella dieta vegana. cipolle, patate, cavoli, zucche. e poi cipolle, patate, cavoli, zucche. ecco, io obbligherei ogni vegano che mi dice che bisogna tornare a fare come facevano i nostri nonni a vivere un anno nella mia baita e consumare solo ciò che coltivano. vorrei anche sapere la percentuale di vegani nelle città e quella nelle zone rurali. ho come l'impressione che il veganesimo sia un bel fenomeno cittadino. facile andare al super a comprare le verdurine e la frutta fuori stagione. chissà da dove arriva. se la caccia è contro natura (ma non lo è, in natura da sempre esiste la lotta predatori vs prede) allora cosa è il far crescere ortaggi fuori stagione? sbaglierò io. e poi 'sti cazzo di animalari\pseudoambientalisti sono bravi con mouse e tastiera o a fare manifestazioni (in città), ma mai che si vedano quando c'è da pulire un sentiero o pulire il sottobosco abbandonato. i cacciatori almeno aiutano a tenere puliti i sentieri. inizio a non sopportare più gli ambientalisti che non hanno mai visto la natura. e gli anti-ricerca scientifica (con sperimentazioni sugli animali) che non hanno una malattia cronica (o un parente\amico in tali condizioni). se non ci fosse stata ricerca sugli animali non avrei a disposizione l'ottima insulina di cui ho bisogno perché il mio corpo non la produce. ma per qualcuno sarebbe giusto che io andassi incontro a una lunga e dolorosa morte. già, perché loro non sono in pericolo. vabbeh, lunga vita e propserità a tutti.
13.8.14
scacco matto
e così siamo giunti quasi alla fine di un'altra stagione qui a Stryn. la nona per l'esattezza. e ho pure festeggiato il decimo anno dal mio arrivo in Norvegia. l'ho festeggiato bevendomi della pessima birra norvegese. tra l'altro pure poco economica. ancora 4 settimane e poi me ne torno in Italia, per almeno un mese. poi vorrei andare un po' fuori dai coglioni, ma non so se il mio culo pesante me lo permetterà. un po' di idee e progetti li ho, ma è meglio non pianificare troppo, tanto ho la tendenza a mandare tutto a fare in culo. e anche a mandare tutti a fare in culo. soprattutto. annus horribilis in quanto a figa. vabbeh, sai che novità. mi tengo a debita distanza. evito ulteriori giramenti di coglioni. ed essendo il fegato già eroso dall'alcool, non credo che ce la farebbe se pure le farfalline dell'amore iniziassero a rompergli i coglioni. mi sono un po' rotto i coglioni ultimamente. e mi innervosiscono le persone ipocrite. quelle che fanno agli altri quello per cui si lamentano se viene fatto a loro. almeno si guadagna bene. avrò soldi da buttare via. sto sempre pensando di iscrivermi di nuovo in università, ma credo sia una pessima idea. ho giocato parecchio a calcio questa estate, facendomi male praticamente ogni volta. ora ho un ginocchio blu e gonfio. che fa il paio con le costole doloranti di qualche settimana fa. e poi ho sempre l'impressione che qualcuno stia ridendo alle mie spalle. devo imparare a ignorare. l'anno prossimo spero di avere un posto solo per me dove vivere qui. sempre che torno eh. viva l'essere asociale. voglia di qualche bel concerto, ma non ho visto nulla di decente per i prossimi mesi in programma a Milano e dintorni. voglia di una bella grigliata in baita. voglia di un nuovo tatuaggio. possibilmente orribile. voglia di un'altra birra. voglia di non aver più voglia. sono abbastanza stanco. o scazzato, non saprei dire. ho prenotato il volo più scomodo per tornare in Italia. o dormo in aeroporto o trovo qualcuno che mi ospiti a Oslo per la notte. sono arrivato oramai nel mezzo del cammin di nostra vita, magari mi perdo pure io in una selva oscura. non so se sia stata la birra o la mia estrema intelligenza ad impedirmi di impazzire fino ad oggi. probabilmente la birra. per anni ho inseguito la felicità, ma forse sarebbe il caso di inseguire pace e tranquillità. se solo ci fossero meno rompicoglioni in giro... e poi c'è sempre quel maledetto baule ad inseguirmi. forse è proprio lui a ridere alle mie spalle. mento sapendo di mentire. a me stesso, in primis. però almeno ho smesso di chiedermi dove ho sbagliato. fondamentalmente sono arrivato allo stadio in cui viene data l'estrema unzione. con dell'olio multigrado da panzer tedesco della seconda guerra mondiale possibilmente. ho anche voglia di andare a sciare. quattro settimane e potrò tornare a gustarmi della weissebier. e della pizza decente. e dividere stanza con mia sorella... i miei gusti musicali sono peggiorati considerevolmente questa estate. però almeno quando torno a casa avrò un po' di film e telefilm da guardare. e tornerò a giocare a PC come un nerd sedicenne del cazzo. e altro ancora.
27.6.14
calientapollas
boh. chi lo sa. anche quest'anno noto che le ragazze norvegesi non hanno le caviglie. fa caldo. ieri il termometro in terrazza segnava 34°. una caldazza considerevole. però ci piace. svaccarmi in terrazzo, crogiolarmi al sole e scolarmi delle fresche birre. tentando di andare in coma etilico. così poi magari la notte dormo. o muoro. anche ieri notte non ho dormito un cazzo. troppo caldo in camera. e troppa merda che cola fuori da 'stocazzo di cervello malaticcio. però ho fatto una ottima zuppa di pesce. ogni tanto ci azzecco a cucinare. un po' meno con le fighe. beh, non posso avere tutto. per ieri sera mi è bastato una ottima zuppa, una buona bottiglia di vino e del gelato. e un po' di rock su spotify. seratina romantica. anche oggi fa caldo e c'è un bel po' di figa seminuda in giro. meno male che sono chiuso in ufficio e la mia finestra dà sul parcheggio. oggi è venerdì e stasera i casi umani usciranno. io però non lo farò. per una volta eviterò di incontrarmi con i miei simili. mi guarderò un film in streaming. se la connessione lo permetterà. se no youporn e sega quotidiana. anche se ultimamente youporn mi è un po' scaduto. ci sono alternative migliori. ah, meno male che c'è internet ad alleviarci la vita. e a svuotarci le balle. molto più semplice essere donna. puoi sempre sceglierti chi scoparti. anche noi uomini possiamo scegliere, ma solo se sei figo o ricco. o se paghi. più figa per tutti. anche per chi è brutto, timido e stronzo. non solo per chi è figo, estroverso e simpatico. le femministe si dovrebbero battere anche per questo tipo di parità. darla a 360°. non solo a chi è più fortunato. io intanto la porta della mia stanza la lascio sempre aperta. anche perché se la chiudo soffoco, visto che i geni architetti norvegesi han fatto una finestra che si può aprire di ben 5cm. domani sono libero. primo giorno di pausa da un mese a questa parte. dormirò. l'Italia ha fatto di nuovo una bella figura di merda ai mondiali. ben gli sta. sono caduti negli stessi errori di quattro anni fa. recidivi. come me. sbagliando si impara? non direi proprio. sbagliando si sbaglia. cacofonicamente assonante. e ho ancora due mesi per dare sfoggio delle mie grandissime qualità sbagliatorie. anche quest'anno non deluderò. sono come Luis Suarez. si può contare su di me. cippa lippa.
16.6.14
e come un fiume in piena sono ancora qui. bel tempo. caldo. sole. poca pioggia. tanta birra. zero figa. aglio olio e peperoncino è il pasto dei campioni di questa estate 2014. o dei coglioni. però è buona. crunchy bacon. ancora due mesi e mezzo. in questi primi due mesi il bilancio è positivo. niente stronzate. niente ubriacature moleste. niente figa. niente due di picche. i gabbiani mi stanno abbastanza frantumando i coglioni. e non solo loro. sto lavorando abbastanza. prima o poi andrò in corto circuito. e ho anche iniziato a fare qualche stronzata di troppo al lavoro. quest'anno credo che non presenzierò alla festa delle guide. eviterò così mal di testa, ubriacature moleste e giramento di coglioni. sono iniziati e mondiali e non ho ancora visto una partita. forse è per questo che l'Italia ha vinto. ho di nuovo voglia di un tatuaggio. ma mi sa che devo aspettare settembre. ho anche voglia di andare in baita a rilassarmi lontano dalle rotture di coglioni. e dalle paranoie. il fiordo è sempre lì, fermo. come il buon Ginghini quando giochiamo a calcio. ecco. son tornato a giocare ogni settimana a calcio. in porta. giusto per farmi male. maledetti campi in sintetico che ti fanno bruciare la pelle. però pare che me la cavo abbastanza bene in porta. ah, la solitudine del portiere. non quello dei condomini. quello delle squadre di calcio. o di hockey. o di pallamano. beh, avete capito. c'è una cosa che mi manca un sacco nella vita ed è colpa mia se non l'ho ancora. no, non è la figa. ma a settembre prometto di impegnarmi. no, non per avere della figa. poi un giorno tutto si fermerà. anche la luna. e saremo inghiottiti dal sole. che si espanderà tanterrimo quando sarà finito l'elio. i mari evaporeranno e ci sarà una caldazza considerevole. probabilmente i marshmellows non avranno bisogno del falò per essere cotti. poi il sole si rattrappirà e diventerà una nana nera. credo. se ricordo bene. freddo e morto. e se non lo sapevate, sapevatelo. è qualche giorno che non gioco a computer. niente football manager. niente elder scrolls online. niente far cry 3. solo un po' di porno qua e là. giusto per rimanere in forma. e per non dimenticare come è fatta una donna. che con l'età la memoria inizia a fare cilecca. va beh. che lo sforzo vi accompagni e don't panic.