Buon natale. A chi non ha una famiglia. A chi non ha da mangiare. A chi è malato. A chi è bombardato senza colpe. A chi non ha una casa. A chi non ha un lavoro. A chi non riceve un regalo. A chi non riceve un sorriso. A chi non ha un futuro. A chi viene sfruttato per produrre i regali che noi compriamo col sorriso sulla bocca. A chi è stata rubata l’infanzia. E penso che costoro non sappiano nemmeno cosa sia il natale. E non penso interessi loro molto. E poi dal 27 ci toglieremo le maschere sorridenti che in questi giorni portiamo. Smetteremo di essere felici per il semplice motivo che è natale e dobbiamo farlo. Torneremo ad essere noi stessi. E se qualcuno è veramente felice in questo periodo, non ha bisogno di dimostrarlo andandosene in giro con un sorriso a 32 denti. Lo dimostra coi piccoli gesti, con gli sguardi a coloro cui vuol bene veramente. Senza ostentare nulla. E anche i regali son qualcosa cui si può rinunciare. Soprattutto se sono regali forzati. Eppoi cosa c’è di più bello di un regalo inaspettato, lontano da una ricorrenza, fatto a una persona cui si vuol bene e per questo indipendente da una data. Se si vuole bene a qualcuno, non serve il natale o il compleanno per ricordarsene.
PasiPrimo giorno di lavoro al birrificio bavarese in Fiera dell’artigianato in quel di Milano. 12 ore filate, dalle 10 alle 20. Mansione: cuocere i brezel (o come cazzo si scrive), il tipico pane salatissimo crucco. 12 ore in piedi al chiuso e al caldo. Sono un po’ cotto. Ma meno male che dopo tale sforzo arrivo a casa dove la mia dolce metà, una splendida donnina, mi aspettava con una calda cena pronta, al calduccio del nostro focolare. Come? Dite che c’è qualcosa di strano? Beh sì, in effetti sono arrivato a casa e non c’era nessuno ad aspettarmi. Frigorifero vuoto, riscaldamento spento e quindi freschino all’interno. Nemmeno i pinguini ad aspettarmi, è sabato sera e pure loro se ne sono andati in giro a divertirsi. Io me ne andrò a letto. Però non mi posso lamentare per come mi vanno le cose negli ultimi giorni. Anzi. Ce ne fossero di più….ma non si può pretendere troppo. Mi accontento di quel che viene. Ed è un gran bel accontentarsi.
ah io sono al padiglione 7, stand birrificio bavarese, è quello con le insegne bianco-blu (a scacchi)I am an imaginary number 1i I don't really exist _ |
Level | Score |
---|---|
Purgatory (Repenting Believers) | Very Low |
Level 1 - Limbo (Virtuous Non-Believers) | Moderate |
Level 2 (Lustful) | High |
Level 3 (Gluttonous) | High |
Level 4 (Prodigal and Avaricious) | Low |
Level 5 (Wrathful and Gloomy) | Moderate |
Level 6 - The City of Dis (Heretics) | Extreme |
Level 7 (Violent) | Very High |
Level 8- the Malebolge (Fraudulent, Malicious, Panderers) | Moderate |
Level 9 - Cocytus (Treacherous) | Moderate |
Prudence, Caution, Deliberation.
The Hermit points to all things hidden, such as knowledge and inspiration,hidden enemies. The illumination is from within, and retirement from participation in current events.
The Hermit is a card of introspection, analysis and, well, virginity. You do not desire to socialize; the card indicates, instead, a desire for peace and solitude. You prefer to take the time to think, organize, ruminate, take stock. There may be feelings of frustration and discontent but these feelings eventually lead to enlightenment, illumination, clarity.
The Hermit represents a wise, inspirational person, friend, teacher, therapist. This a person who can shine a light on things that were previously mysterious and confusing.
What Tarot Card are You?
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